Le ninne nanne sono le prime canzoni che esprimono amore, un contenitore sonoro che genera sicurezza nel bambino. Esse cullano sia chi le canta sia i neonati a cui sono rivolte. Sanno donare il conforto necessario per entrare nel mondo dei sogni.
Spesso il piccolo, prima di addormentarsi, vive momenti di tensione e nervosismo. Ecco che la voce, calda e modulata di chi canta la ninna nanna, funziona da rilassante e aiuta nel passaggio dalla veglia al sonno in modo naturale e sereno.
Le parole della ninna nanna devono essere d’amore, come: papà, mamma e il nome del bambino. Vanno cantate con una respirazione regolare e con un tono dolce e suadente. In risposta ai primi suoni che emette il piccolo si utilizzeranno sillabe ripetute, come: dodo, nenè, ninò, mama…
Spesso un bimbo si autococcola, canticchiando, evocando i momenti della sua giornata. Canticchia per rimpiazzare la momentanea lontananza della mamma, la sua voce e la sua presenza. Questo suo improvvisare rappresenta un’esperienza unica e vissuta. Grazie a questo gioco di voci, la presenza materna è costante e gratificante. Un legame d’amore così forte è in grado di coprire tutti i bisogni del piccolo, capace di fugare le ansie e le paure che gli si presentano. Dal momento che il bimbo riesce già a sentire la voce della mamma e quella del papà dopo solo 16 settimane dal concepimento, come afferma il professor Claudio Fabris, neonatologo presso l’Università di Torino , le ninne nanne hanno già effetti positivi durante la gestazione e quando il bambino è in incubatrice. Prendere l’abitudine di interagire in maniera regolare con il vostro bebè canticchiandogli ninne nanne e parlandogli con musicalità, lo farà quindi sentire tranquillo e sereno. Ma la ninna nanna non è solo parole, ci vuole un abbraccio. “La stimolazione tattile-ritmica che accompagna i movimenti della ninna nanna – aggiunge ancora il neonatologo – ha nel bambino un effetto calmante e rassicurante. Parlargli, cantare, tenerlo in braccio quando ne sente il bisogno, comunicare con lui, sia con il contatto delle mani o il suono della voce, sia con il ritmo di tutto il corpo, significa “nutrirlo di affetto”. Gesti semplici ma che lasceranno un’impronta positiva sulla formazione neuro-comportamentale del bambino”. I bambini hanno bisogno di più sonno rispetto agli adulti ed è dovere dei genitori aiutarli ad adottare abitudini sane, come rispettare orari che permettano loro lunghe ore di riposo e accompagnarli nel mondo dei sogni cullandoli dolcemente col suono armonico di una rassicurante ninna nanna, che calmi ansie e paure finché non si addormentino. I cicli naturali di sonno e veglia, anche chiamati ritmi circadiani, sono regolati dalla luce e buio. I bambini cominciano a sviluppare un ciclo regolare dai tre ai sei mesi. Ci sono alcune cose importanti che potete fare per aiutare il vostro bambino ad avere un buon riposo e ad addormentarsi bene.
Uno studio condotto dal Beth Israel Medical Centre di NY, pubblicato sulla rivista Pediatrics asserisce che la musicalità della voce dei genitori è un vero “toccasana”. Favorisce un sonno migliore e, a lungo termine, potenzia le funzionalità vitali con grandi benefici sull’armonia della crescita. Questo studio dimostra inoltre che le ninne nanne dal vivo (non canzoni registrate) sembrano migliorare la crescita e lo sviluppo, specie nei bimbi prematuri. La dott.ssa Joanna Loewy, coordinatrice dello studio, afferma che “La tranquillità acquisita dal bambino, grazie all’ascolto della voce di mamma e papà, non solo lo aiuta ad addormentarsi, ma regolarizza anche il battito cardiaco e potenzia la funzionalità respiratoria. Effetti indiretti si hanno anche su mamma e papà i quali, confortati dalla progressiva crescita dei propri bimbi, dimenticano l’ansia e le problematiche che spesso sono correlate ad una nascita anticipata”.L’abbraccio materno
Non solo parole, ma anche abbracci
Dormire sano
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