Tutti i pediatri sono concordi sull’importanza della pulizia del nasino di neonati e bambini come gesto per prevenire le principali malattie respiratorie. Tenere libere dal muco le narici e i canali del naso è il primo passo per salvaguardare la salute, soprattutto durante la stagione invernale, evitando che un banale raffreddore si trasformi in qualcosa di più serio. Ma “soffiare il naso a un bebè” è un’impresa tutt’altro che semplice, che richiede un po’ di pratica. E -a dire la verità- anche quando i bambini crescono e imparano l’uso del fazzoletto, spesso hanno ancora bisogno del nostro aiuto per un lavaggio più efficace.
Ecco qualche consiglio per soffiare il naso ai bebè:
Secondo gli esperti, la pulizia del naso andrebbe eseguita tutti i giorni per motivi di igiene e ripetuta più volte al dì quando il bimbo è raffreddato. I lavaggi quotidiani sono molto importanti per i neonati che fino a 6 mesi respirano solo dalle narici, perché liberando le prime vie aeree, aiutano a sbarrare l’ingresso nell’organismo a virus, batteri e agenti inquinanti. Inoltre con il nasino ben pulito il bebè sarà facilitato nel gesto della poppata e dormirà più tranquillo. La pulizia completa del nasino si compone di due operazioni: lavaggio e aspirazione del muco che si possono eseguire insieme oppure singolarmente a seconda dei casi. Per il lavaggio si può scegliere fra diverse tecniche e utilizzare la soluzione fisiologica con la siringa oppure i flaconcini monodose o gli spray nebulizzatori per i bimbi più grandicelli. A seconda dell’età del bambino, cambia anche la posizione per effettuare la pulizia. I neonati vanno sdraiati sul fasciatoio, con il capo leggermente ruotato di lato (prima da una parte e poi dall’altra). Può essere comodo appoggiare un cuscino sottile sotto la testa del bambino, perché la fisiologica non vada in gola. Una volta sistemati i piccoli nella posizione corretta si inserisce l’augello della siringa (oppure il beccuccio del flaconcino o dello spray) nella narice e si direziona lo spruzzo verso l’orecchio. Se il lavaggio viene fatto correttamente, l’acqua insieme al muco esce dall’altra narice. La manovra va eseguita da entrambi i lati. L’aspirazione è utile per eliminare il muco in eccesso dopo il lavaggio, quando i piccoli non sono ancora in grado di soffiare il naso autonomamente. Per eseguirla, si possono scegliere gli appositi aspiratori venduti in farmacia, che sono molto pratici e semplici da utilizzare oppure delle pompette che consentono di aspirare il muco in modo meccanico. Qualsiasi supporto decidiate di usare è importante curarsi molto bene della pulizia degli oggetti e delle mani prima di procedere, e una volta conclusa l’operazione, asciugare bene le narici del bebè con una garzina sterile.Cosa occorre per una corretta igiene nasale di un neonato
Come procedere: lavaggio e aspirazione del muco
Nel caso in cui si utilizzi la fisiologica, la dose varia a seconda dell’età del bimbo (3 ml circa fino all’anno di età, 5 ml fino a 3 anni, 10 ml dopo i tre anni) e va aspirata dalla bottiglia con l’ago di una siringa sterile, siringa che poi si utilizzerà una volta tolto l’ago anche per il lavaggio.
Con i bambini più grandi l’operazione può essere eseguita in piedi o seduti, facendo attenzione che tengano la testa ben ruotata e in posizione più bassa rispetto alle spalle.
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