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    Le posizioni migliori per allattare al seno

    L’allattamento al seno è quanto di più bello e naturale possa esserci in natura. Si tratta di un momento davvero speciale, tutto per te e il tuo bambino, ma è anche un modo concreto ed efficace per prenderti cura di lui fin dal primo giorno di vita. Come ben sai, il latte materno è un alimento completo prezioso e indispensabile per il tuo piccolo che lo aiuterà a crescere forte e sano. Oltre ai benefici per il tuo bambino, l’allattamento può essere un vero toccasana anche per le mamme. Benché si tratti di un processo del tutto naturale e istintivo, all’inizio potresti aver bisogno di qualche utile consiglio. Vediamo insieme cosa fare e quali sono le migliori posizioni per allattare al seno.

    posizioni_allattamento

    Trovare la posizione giusta per l’allattamento è davvero importante per il buon avvio della lattazione. Di norma il tutto avviene in modo spontaneo e naturale, l’importante è rispettare i propri tempi, senza fretta né tensioni di alcun tipo, e vedrai che tu e il tuo bambino troverete ben presto l’intesa perfetta. Infatti non esiste una posizione migliore in assoluto, ma di certo esiste la più adatta a voi. Basta solo scoprirla!

     

    Come raccomandato dal Ministero della salute nel suo opuscolo dedicato alle mamme che scelgono l’allattamento al seno,¹ per cominciare è molto importante che tu sia serena e rilassata. Indipendentemente dalla posizione che sceglierai, assicurati che sia tu che il tuo bambino siate il più possibile comodi. Il piccolo, come consigliato dagli esperti del Ministero, dovrebbe essere sempre rivolto verso la mamma, con il naso di fronte al capezzolo e, ricorda, è lui che dovrebbe portarsi verso il seno e non il contrario. Attaccare il bambino al seno la prima volta potrebbe richiedere un piccolo supporto da parte del personale della clinica o dell’ospedale, oggi sempre più preparati ad assistere e aiutare le neomamma. Secondo il decalogo sull’allattamento dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dell’UNICEF,² il personale sanitario dovrebbe intervenire solo nel caso mamma e bambino non trovino spontaneamente la giusta posizione, e, possibilmente, con tecniche hands off, ovvero limitandosi a dare indicazioni, suggerimenti e supporto, ma senza intervenire fisicamente. Dopo questi consigli di valenza generale, passiamo a esaminare le migliori posizioni per l’allattamento.
     

    Posizione classica o della culla

    La modalità più tradizionale per allattare è certamente la posizione della culla, che prevede che il piccolo sia posizionato in braccio o in grembo, disteso su un fianco, con le spalle ben allineate alle anche e la bocca sempre di fronte al capezzolo. Dal canto tuo, sostieni bene il seno con una mano e assicurati che la testa del tuo bambino sia ben appoggiata tra il tuo avambraccio e il palmo della tua mano. Potrai accorgerti che il bimbo è ben posizionato se la sua bocca copre almeno un centimetro dell’areola e se la sua testolina e il sederino sono allineati tra loro. La posizione classica per l’allattamento è una delle più gettonate tra le mamme, ma non immediatamente dopo il parto.
     

    Presa di transizione o posizione incrociata

    Nei primi giorni di allattamento la posizione ritenuta più comoda è probabilmente quella conosciuta come presa di transizione o posizione incrociata. In sostanza, è una variante di quella tradizionale e prevede che il bambino sia sostenuto da un cuscino che lo aiuti a sistemarsi alla giusta altezza. Sostieni il seno con una mano e appoggia delicatamente l’altra dietro alle orecchie e al collo del piccolo, ponendo pollice e indice dietro a ciascun orecchio, in modo che il palmo della tua mano sia tra le scapole del bambino. Anche per la posizione incrociata assicurati sempre che il bebè abbia la bocca davanti al capezzolo e che questa copra di almeno un centimetro l’areola.
     

    Posizione sotto braccio o posizione “rugby”

    Un’altra possibile modalità di allattamento particolarmente indicata per le mamme che hanno partorito con taglio cesareo e per quelle che presentano un riflesso di eiezione è quella sotto braccio, detta anche posizione “rugby” proprio perché ricorda il modo in cui i giocatori tengono la palla in questo sport. Nella tecnica della presa sotto braccio, seduta su una sedia, dovrai sostenere il seno con una mano e con l’altra sorreggere la testolina del piccolo. Il bimbo, posto lungo il fianco, dovrebbe essere sistemato in modo da avere la sua schiena contro il tuo braccio, la fronte rivolta verso di te, mentre le gambe e i piedini dovrebbero trovarsi sotto il tuo braccio. Anche in questo caso, un cuscino può risultare molto utile per aiutarvi a trovare una posizione comoda.
     

    Posizione laterale sdraiata

    Una delle posizioni da allattamento più comode, specialmente dopo un parto cesareo o per le poppate notturne, è la posizione laterale sdraiata. Per mettere in pratica questa tecnica stenditi su un fianco accanto al tuo bambino, con un cuscino dietro la schiena e un altro tra le gambe, appoggiandovi sopra il ginocchio superiore piegato. Sistema il tuo piccolo con il pancino a contatto con il tuo, con la bocca sempre ben posizionata all’altezza del capezzolo. Allattare sdraiata è una delle modalità più comode e rilassanti, che ti permetterà di goderti questo momento speciale di intimità e coccole con il tuo bambino.


     

    ¹ Opuscolo “Mamma che latte!”, a cura del Ministero della salute, maggio 2015.

    ² Dichiarazione congiunta OMS e UNICEF sull’allattamento al seno: Ginevra, 1989.

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