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    La cameretta, uno spazio di benessere per il neonato

    Durante l’attesa le future mamme si dividono in gruppi: quelle che non appena vedono le due linee blu sul test di gravidanza iniziano a pensare allo shopping per il bebè, quelle che si affidano al riciclo e recuperano da amiche e parenti quasi tutto il necessario e, infine, quelle che sono dedite al fai da te e quindi mettono in gioco le loro abilità e doti creative per preparare corredino e cameretta. In tutte, eccetto che nelle scaramantiche che aspettano l’ultimo momento per recuperare un body e una tutina prima di andare in ospedale, si scatena il cosiddetto “istinto del nido”.

    La cameretta del neonato

    Con l’avanzare della gravidanza e l’avvicinarsi del momento del parto, cresce l’esigenza di sistemare gli ambienti in cui il nuovo arrivato verrà accolto: chi addirittura fa un trasloco, chi si dedica con energia alla radicale pulizia della casa, chi sistema una stanzetta e chi si organizza per sistemare nelle vecchie stanze tutto il necessario per l’accudimento del piccolo, dalla culla al fasciatoio. E’ un istinto innato e positivo, quello che spinge una futura mamma ad allestire al meglio gli spazi in cui alleverà, curerà e proteggerà il suo piccolo.

     

    La cameretta, o comunque uno spazio per il neonato

     

    Per molte coppie l’arrivo di un figlio significa dover fare i conti con lo spazio in cui sono abituate ad abitare. Se la cameretta già esiste, di certo è stata destinata ad altri utilizzi e quindi è ricolma di oggetti e mobilio destinati ai più svariati usi. In questo caso, i futuri genitori si metteranno al lavoro per svuotare la stanza e arredarla in previsione del nuovo venuto. Non tutti hanno però la fortuna di avere una camera in più: in questo caso è opportuno comunque individuare uno spazio da destinare al piccolo e alle sue cose, un angolo sano della casa, agevole da tenere pulito, illuminato dalla luce del sole e facilmente arieggiabile, il più possibile silenzioso, quindi lontano dalle fonti di rumore come il televisore o una strada trafficata, ma anche velocemente accessibile ai genitori, di giorno e di notte. E’ importante che in quell’ambiente, grande o piccolo che sia, il neonato inizi a percepire il benessere di trovarsi in un luogo suo, nel suo spazio vitale.

     

    Decorazioni murali e mobili, uno stimolo per i suoi sensi

     

    Data la premessa che l’ambiente che accoglierà il neonato deve essere sano e facile da mantenere in buone condizioni igieniche, sarà meglio evitare spessi tendaggi, tappeti al momento ancora inutili per il gioco a terra (ma facile ricettacolo di polvere) e soprammobili non funzionali alla cura del bebè. Ciò non significa però che lo spazio debba essere triste, tutt’altro! Colori, figure, disegni e suoni saranno stimoli fondamentali per il bambino perché contribuiranno a far maturare i suoi sensi e a far evolvere la sua personalità. Quindi largo all’estro creativo e decorativo: murales, sonaglini, adesivi, quadretti con semplici figure a colore pieno e giostrine, ma anche mobilio e tessuti colorati, per regalare al suo spazio allegria e positività. Non è detto che tutto si debba acquistare, c’è spazio ovviamente per il “fai da te”, a seconda delle attitudini di mamme e papà.

     

    La scelta dei colori della cameretta

     

    Quanto a questo aspetto, può essere utile farsi guidare anche da qualche informazione riguardo agli effetti che i colori dell’ambiente possono avere sulla psiche umana, e in particolare quella dei bambini. Tradizionalmente si sceglie di usare il rosa per le femmine e l’azzurro per i maschi, forse con l’intento simbolico di circondare le bambine con le “vibrazioni energetiche” dei colori della terra e i maschietti con quelle del cielo.
    Ma a parte queste considerazioni, ci sono alcune indicazioni pratiche di cui tenere conto per fare in modo che le scelte cromatiche per gli spazi del neonato siano per lui fonte di benessere e non di fastidio. Ecco quali:

     

    • il campo visivo del neonato è piuttosto ristretto, ciò che può vedere sono le pareti della culla, il cuscino, le copertine o una giostrina sospesa sopra di lui: meglio dunque evitare che questi oggetti siano tutti bianchi, sarebbero monotoni e lo priverebbero di utili stimoli per esercitare la sua vista.
    • Il neonato non può vedere i colori delle pareti, del soffitto o degli arredi, per lui troppo distanti. Ciò che percepisce è la luce dell’ambiente in cui si trova, che del resto è influenzata dal colore delle superfici su cui si riflette. Nel suo insieme, la luce della stanza è bene che sia calda, dorata-rosata e mai fredda (per ottenere questo effetto si può utilizzare un tendaggio leggero attraverso cui far filtrare la luce).
    • I colori pastello sono quelli adatti all’arredo della cameretta, perché con la loro delicatezza non “bombardano” gli occhi ancora immaturi del neonato. Oltre al rosa e all’azzurro, si utilizzano il giallino e il verdino, che vanno benissimo per offrirgli le prime informazioni sulla “varietà cromatica” che lo circonda.
    • Attraverso il colore si possono creare delle zone “a tema” nella stanzetta, soprattutto in previsione della crescita del bambino. Con il verde e il blu, colori tranquillizzanti e calmanti, si può caratterizzare l’angolo del riposo (solo un angolo, attenzione, mai l’intera stanza che altrimenti potrebbe risultare fredda e deprimente), dove anche cuscini e lettino possono essere di questi colori. Con l’arancione, tinta energizzante e socializzante, si può invece connotare l’angolo dell’attività e del gioco.

       

      Un’attenzione in più: la lucina notturna

       

      Infine, nella cameretta del neonato non potrà mancare una lucina notturna. Utile ai genitori per muoversi di notte senza accendere luci più forti, consente loro di sorvegliare il sonno del neonato senza disturbarlo o di affrontare la poppata notturna senza che si svegli del tutto. Inoltre rasserena il piccolo, rompendo il buio profondo in cui altrimenti sarebbe immerso. Ci sono molti tipo di lucine, dalle più semplici con il solo scopo di illuminare con discrezione la stanzetta a quelle decorative e con videoproiettore, che di notte si accendono per disegnare sul muro figure e sagome rassicuranti per cullare il piccolo e che di giorno si possono usare per stimolare la sua immaginazione.

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