Non solo i papà possono accudire un neonato, ma secondo l’AAP (American Academy of Pediatrics ) dovrebbero proprio instaurare un rapporto intimo e profondo con i loro figli, tanto quanto fanno le mamme, perché il coinvolgimento dei papà aiuta i bambini a crescere meglio. In questo post ci rivolgiamo direttamente ai papà, le mamme possono andare a fare un sonnellino o una passeggiata. Diventare papà sarà probabilmente uno dei più grandi eventi della vostra vita. Non vi preoccupate, avrete un grande impatto sulla vita del vostri bambini fin dalla nascita. Tanto grande che l’AAP supporta il congedo parentale retribuito anche per i padri.
I padri coinvolti nella vita dei loro figli premiano la salute dei propri figli e ci sono prove sempre più consolidate che affermano l’importanza del ruolo di complementarietà paterna. Ma i papà sono ancora spesso prigionieri della cultura e degli ostacoli sul posto di lavoro basati su vecchi stereotipi, per cui spesso non possono andare in congedo di paternità. Il ruolo dell’AAP si focalizza sull’incoraggiare i pediatri ad avviare colloqui con uomini e stimolare il loro coinvolgimento, a partire dalla nascita. Il papà ha davvero un impatto notevole sulla salute dei figli, in particolare sotto diversi aspetti come il rendimento scolastico, la socialità e il comportamento corretto all’interno della società in cui vivono. A dirlo è il Dr. Michael Yogman, Presidente dell’AAP che ha portato alla luce una ricerca con risultati molto interessanti soprattutto riguardo il ritratto di paternità in un periodo di rapidi cambiamenti sociali. La recessione del 2008 ha portato gli uomini a stare più a casa con i loro figli e questo ha comportato un cambiamento culturale. L’AAP definisce ‘padre’ il maschio o i maschi più coinvolti nella cura del bambino, indipendentemente dalla situazione di vita o relazione biologica. In alcune famiglie, questo ruolo viene ricoperto da un nonno, padre adottivo, padre di non residenti o altro maschio che si è impegnato per il benessere del bambino. Un padre tende ad essere più stimolante e vigoroso. Il papà può sfidare i bambini a esplorare, mentre le interazioni con le mamme forniscono più sicurezza, calma ed equilibrio. Nel libro di Scott Kelby dal titolo divertente “Il libro per ragazzi che non vogliono figli” si trovano alcuni utili consigli su come affrontare al meglio la paternità, come superare le paure e diventare un grande papà. Ma quali sono questi suggerimenti? Ecco quelli che ci hanno colpito di più: I papà stimolano i figli
I papà hanno maggiori probabilità di introdurre nuove parole quando si parla con un bambino neonato e questo può accelerare lo sviluppo del linguaggio. La comunicazione del bambino all’età di 3 anni con il papà può determinare il successivo sviluppo del linguaggio.
Gli adolescenti coinvolti e seguiti dai padri sono meno propensi a cadere in un comportamento ad alto rischio e hanno meno probabilità di soffrire di depressione. Le ragazze che hanno avuto un buon
rapporto con il papà fin dalla prima infanzia hanno un rischio minore di pubertà precoce e di gravidanze. Il Dr. Craig Garfield, co-autore del report, sostiene che sebbene siano ancora pochi i posti di lavoro che offrono alla famiglia un congedo per lasciare ai padri del tempo da trascorrere con i loro figli, incoraggiare i neo-papà ad essere coinvolti fin dall’inizio con i loro figli può fare una grande differenza a livello di crescita e sviluppo dei figli.Consigli per essere un neo papà
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