Le prime settimane dopo la nascita di un bambino sono da dedicare a sé, alla propria famiglia, al bambino stesso. È un momento in cui si ricevono visite e messaggi di auguri, regali e presenze, ma la nostra cultura spesso si dimentica di quanto una neomamma e un neopapà abbiano bisogno di tranquillità e di concentrazione per potersi adattare ad una nuova vita di famiglia. Sarebbe molto utile avere un aiuto da parte di persone care e fidate nelle attività pratiche quotidiane come le faccende domestiche o preparare i pranzi e le cene.
Le prime settimane dopo la nascita sono un grande momento di intimità, riservatezza e delicatezza.
Il tempo che le mamme hanno a disposizione deve essere utilizzato per sé, perché non sarà molto, ma è sicuramente quello che fa star meglio e che permette di continuare giorno dopo giorno in questa esperienza così intensa nel modo più tranquillo possibile: una pausa sul divano, un massaggio della propria ostetrica, leggere un libro, guardare il proprio telefilm preferito, preparare una torta.
Come si può pensare di dedicarsi completamente al proprio bambino e dare lui energie, amore, ore di sonno, nutrimento, tranquillità, se la mamma per prima non ha energie e non è coccolata e aiutata!?! Le prime quattro/sei settimane sono un tempo per conoscersi, trovare nuovi equilibri, eliminare il superfluo dalle giornate, imparare a chiedere aiuto, assecondare e soddisfare i propri bisogni, rallentare i propri ritmi ed inserire nella propria vita i ritmi del proprio bambino. Poi è come se qualcosa cambiasse, le mamme si sentono un po’ più forti, più sicure e hanno voglia di qualcosa di più. È come se si sentissero sempre più pronte a riconquistare un pezzettino della loro vita di prima. Cambiano le priorità nella vita di una mamma, ma la donna che si era prima della gravidanza ha bisogno di essere nutrita. Pian piano all’esperienza totalizzante del divenire mamma si ri-accosta l’essere donna, l’essere donna e l’essere mamma riescono a convivere.
Cercano altre mamme con cui passare del tempo, magari facendo delle colazioni o delle merende insieme, oppure delle grandi passeggiate. Hanno energie per cercare donne che passano le giornate come loro tra pannolini da cambiare, ore di sonno dimezzate e latte e hanno il piacere di potersi dire “Anche io sono nella tua stessa situazione!”.
Ci si ritrova così a cercare attività sportive da poter svolgere a pochi mesi dal parto, magari con i propri cuccioli e altre mamme coi bambini, a riprecipitarsi nello shopping per cercare maglie comode per l’allattamento o supporti portabebè.
Questo percorso avviene lentamente, come ogni grande cambiamento della vita; in questo cambiamento la mamma e il papà hanno bisogno di essere sostenuti dalla propria ostetrica, dai propri cari senza invadenza e senza consigli non richiesti. Buona esperienza a tutte le famiglie!
È tutta una scoperta, di giorno in giorno ed è importante festeggiare ogni piccolo traguardo e riconoscere ogni emozione nuova ed ogni nuova scoperta.
Sembra banale, ma è un binomio che funziona. Cercate di essere rilassate, mamme: ricordate che i piccoli percepiscono eventuali vostri nervosismi. Potrà capitare che il vostro bimbo pianga e non gradisca i primi incontri con l’acqua. Non disperate e non preoccupatevi. Riducete al massimo la durata del bagnetto, senza mai trasmettere al piccolo la vostra ansia. Vedrete che poi le cose andranno meglio.
Il bagnetto, se gradito, può durare 8/10 minuti, l’importante, però, è monitorare che la temperatura dell’acqua non si raffreddi.
Nei primi mesi dii vita del bimbo non usate prodotti profumati, perché la sua pelle è ancora troppo delicata.
Crescendo, vedrete che il vostro bambino amerà molto il momento del bagnetto, perché diventerà un’occasione di gioco. Paperelle colorate, pesciolini galleggianti e barchette dii gomma lo coinvolgeranno completamente.
Per le mamme più apprensive cosa possiamo consigliare? Un bel bagno caldo antistress!
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