Sapevi che i primi rudimentali ciucci hanno fatto la loro comparsa addirittura 3000 anni fa? Eh sì, questo prodotto ne ha fatta di strada dalla sua prima comparsa... e oggi, A quali caratteristiche bisogna fare attenzione? Il primo aspetto da considerare è sicuramente il materiale: deve essere rigorosamente atossico e anallergico. Il silicone è quello che assicura la massima igiene e le migliori performance. Dalla composizione deve poi essere assente il BPA, composto chimico nocivo.
Tante volte avrai sentito dire che il ciuccio può interferire con il corretto sviluppo del palato: questo non succede se scegli succhietti ortodontici e adatti per dimensione all’età del tuo bimbo. E cosa dire riguardo alle sensazioni che il ciuccio trasmette al bimbo? Oltre a quanto detto, è fondamentale che il prodotto riproponga il più possibile la morbidezza e la consistenza del seno materno.
Il ciuccio vizia il bambino? No, se viene utilizzato nel modo corretto! Prima di tutto è ovvio che non bisogna abusarne: il ciuccio non deve diventare un’appendice della bocca del bimbo ma deve essergli offerto solo in alcuni momenti della giornata. Quando dare il ciuccio a un neonato? Per esempio, prima della nanna per accompagnarlo dolcemente nel sonno, nei momenti in cui è particolarmente agitato o disturbato oppure quando si capisce che il piccolo desidera attaccarsi e ciucciare per trovare conforto, e non per fame. Molto importante anche toglierlo definitivamente entro i 2 anni di età.
Fondamentale, infine, conservare il ciuccio in modo idoneo, in modo che sia sempre pulito e asciutto, e sterilizzarlo a dovere almeno nei primi 4 mesi di vita del bimbo (in questo può esserti utile un valido sterilizzatore). Scegliendo il ciuccio giusto, e impiegandoli nel modo più corretto, puoi avere al tuo fianco un alleato prezioso nella crescita del tuo bambino!