Allattamento: orari rigidi o libertà assoluta? Fino a qualche decennio fa, la scelta era obbligata: quasi tutte le mamme, seguendo i consigli di mamme e nonne, erano abbastanza inflessibili nell’offrire il seno rigorosamente ogni 3 ore, 15 minuti per lato. E pazienza se il bimbo piangeva nell’intervallo tra le poppate: la regola non era mai messa in discussione. Oggi tutto è cambiato e l’allattamento a richiesta è l’atteggiamento consigliato dalla quasi totalità dei pediatri e delle ostetriche. Cosa significa? Ogni quanto bisogna allattare un neonato? La risposta è semplice: ogni volta che lui lo richiede! Quindi, bando ad orologio e cronometro, cerchiamo di ascoltare il piccolo e di goderci questo momento irripetibile.
Inoltre, non bisogna dimenticare che ogni bambino è diverso, e non è detto che a tutti venga fame ogni tre ore! Quanti, anche tra gli adulti, preferiscono fare diversi spuntini leggeri piuttosto che pochi pasti abbondanti? Infine, il momento dell’allattamento non è solo nutrimento: è un momento in cui si consolida l’attaccamento mamma-bimbo e si rafforza il loro legame affettivo. E perchè decidere di negare una coccola al piccolo quando la richiede?
La risposta ha molteplici sfaccettature. Prima di tutto per la legge della domanda e dell’offerta: più il bambino si attacca, più il seno sarà fisiologicamente portato a produrre latte. Specialmente nei primi mesi di vita, quindi, poppate frequenti possono favorire la produzione materna e calibrarla in base alle esigenze del piccolo. È raro che una mamma “non abbia abbastanza latte”, come si sente dire: l’errore può essere proprio quello di non attaccare abbastanza spesso il bimbo.
Attenzione, questo non vuol dire necessariamente che dovrai passare mesi con il seno all’aria e continuamente “in attività”. In condizioni normali, le poppate molto frequenti sono una prerogativa dei primi mesi di allattamento: con il tempo, man mano che cresce, il bimbo tenderà fisiologicamente a regolarizzarsi, anche perché il suo stomaco diventerà sempre più capiente e in grado di contenere più liquidi.
Con il passare del tempo, in ogni caso, tante mamme manifestano la necessità di regolarizzare maggiormente gli orari e diradare le poppate, per esempio in occasione del loro ritorno al lavoro dopo il congedo di maternità. Cosa fare in questi casi? È possibile continuare a fornire al bimbo il nutrimento più prezioso che esista e ad assecondare i suoi orari utilizzando un tiralatte, per avere sempre a portata di mano i biberon da dare al piccolo anche quando la mamma è assente.
Scegliere un tiralatte significa trovare uno strumento che ti assisterà in questo periodo delicato, assicurando a te e al tuo bambino il massimo del comfort. Philips offre una gamma di tiralatte elettrici o manuali estremamente efficaci e comodi, in grado di estrarre il latte in modo pratico e veloce e di assicurare un montaggio e una pulizia agevoli. E poi, hai a tua disposizione anche una serie di biberon e tettarelle sicuri e di alta qualità per offrirlo al bimbo!
You are about to visit a Philips global content page
Continue