Aiuto, il neonato piange, cosa faccio? Prima di tutto, cerca di mantenere la calma e razionalizzare. Il pianto non è sempre un segnale d’allarme: è piuttosto un linguaggio, l’unico che il bimbo conosce per comunicarti le sue necessità. E allora, l’importante è imparare ad interpretarlo nel modo corretto. Niente paura, man mano che imparerete a conoscervi diventerà sempre più semplice capire cosa vuole dirti. Ma perché il neonato piange? Vediamo le motivazioni principali.
Fame, sonno, dolore, voglia di coccole… Il pianto del neonato può avere diverse cause: impara a distinguere le principali!
Il pianto del neonato ha sempre un perché, quindi. Spesso, i suoi vagiti vogliono dirti che ha fame, che ha bisogno di essere allattato. Di solito, il pianto da fame ha intensità crescente ed è preceduto da altri segnali, che potresti cogliere in anticipo: il bimbo schiocca la lingua, muove la testa a destra e sinistra (cercando il seno), si ciuccia le manine.
Un altro dei tipi di pianto del neonato più comuni è quello dovuto al sonno: il bimbo piange quando è stanco ma non riesce ad addormentarsi da solo. In questo caso, di solito, si tratta più che altro di un lamento di intensità non troppo forte, e potresti notare che si frega gli occhietti. È il momento giusto per trovare un po’ di tranquillità e cullarlo per farlo addormentare, magari con l’ausilio di un ciuccio.
Il pianto di dolore è di norma forte e intervallato da singhiozzi, ed è quello che più spaventa le mamme e i papà alle prime armi. È difficile capire dove questo dolore sia localizzato, e bisogna procedere per tentativi. Per le coliche gassose, estremamente comuni nei primi tre mesi di vita, puoi provare a porre il piccolo in posizione prona sul tuo avambraccio e a massaggiargli delicatamente il pancino. Ma se il pianto si prolunga o è particolarmente intenso, potrebbe essere necessario consultare il pediatra.
Può sembrarti strano, ma un bambino piccolo non ha bisogno di essere continuamente sollecitato con giochini e canzoncine, immagini e suoni. Anzi, un eccesso di stimoli sensoriali può sovraccaricarlo e innervosirlo. E in questo caso, ha solo un modo per fartelo capire: il pianto, ovviamente! Se qualche volta non riesci a capire il pianto del tuo neonato, prova a valutare se l’ambiente in cui è immerso è per caso troppo rumoroso, troppo carico di luci, di persone, di oggetti. In caso affermativo, allontanati con lui e cerca di calmarlo.
A volte, semplicemente, il neonato piange perché ha voglia di contatto e di coccole. Vuole sentire il battito del cuore della sua mamma, il suono della sua voce o il profumo della sua pelle. Capire se è questo il motivo del pianto del neonato è facile: per calmarlo, è sufficiente che tu lo prenda in braccio o gli parli. Dopotutto, è stato per nove mesi nella tua pancia, e spesso ha bisogno di sentire ancora quella sensazione di dolce contenimento nel tuo abbraccio!
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