In genere, il sistema di monitoraggio fetale rileva la frequenza cardiaca fetale con facilità. In alcuni casi, ad esempio in assenza di frequenza cardiaca fetale o se un vaso materno si trova sopra il cuore del feto, il polso materno potrebbe essere interpretato come frequenza cardiaca fetale. In particolare, quando la madre è sotto stress, le sue pulsazioni possono essere elevate, rientrando quindi nella gamma di un battito cardiaco fetale normale. Valori elevati del polso rendono particolarmente difficile la distinzione del segnale da parte del medico.
Per ovviare al problema dell'ambiguità del segnale della frequenza cardiaca, i monitor eseguono il rilevamento delle coincidenze, confrontando continuamente il polso o la frequenza cardiaca materna, ottenuti dalle misurazioni della SpO2 o dell'ECG materno, con la frequenza cardiaca fetale. Se le due frequenze coincidono, il monitor avvisa l'operatore sanitario. Tutti i monitor fetali Philips Avalon eseguono il rilevamento delle coincidenze mediante una funzione standard: la verifica incrociata tra canali (CCV).
Sebbene il rilevamento delle coincidenze convenzionale sia un metodo efficace, richiede che la misurazione della SpO2 e/o dell'ECG siano eseguite con sensori o elettrodi distinti. Ciò può causare disagio alla gestante, richiede un lavoro supplementare da parte del personale sanitario e non sempre è previsto dai protocolli ospedalieri standard.