La malattia di Tommaso era quasi completamente asintomatica e non stava limitando la sua vita quotidiana. Solo dopo una passeggiata in montagna o dopo una delle tante corse – Tommaso è un aspirante calciatore provetto - avvertiva una forte sensazione di affaticamento. Per questo, dopo accurati esami, è stata accertata la diagnosi di difetto interatriale (un’anomalia in cui i due atri del cuore comunicano) e di ritorno venoso polmonare anomalo parziale (una connessione anomala delle vene polmonari). Tommaso è stato sottoposto a un intervento chirurgico nel giugno del 2016 con l’obiettivo di correggere i difetti cardiaci congeniti, chiudendo il difetto interatriale e ristabilendo la connessione tra le vene polmonari destre e l’atrio sinistro.
Dopo l'intervento chirurgico, però, nel dicembre dello stesso anno, alcuni esami ecocardiografici seriati hanno rivelato che c'era un’ostruzione della vena cava superiore e, dopo ulteriori indagini, si è deciso di portare Tommaso in sala di emodinamica per fare il cateterismo cardiaco, verificare le pressioni nei vari distretti ed eseguire studi angiografici con lo scopo di risolvere il problema. Ancora una volta, le sue condizioni erano quasi asintomatiche: Tommaso aveva solo qualche pulsazione alla testa, mal di testa sotto stress e una sensazione di "gonfiore".
Alla fine, è stato impiantato uno stent per dilatare la vena cava superiore, risolvendo la problematica insorta dopo il precedente intervento chirurgico.
Ora Tommaso sta bene, ha ripreso una vita assolutamente normale e attiva come tutti i bambini della sua età: ora gioca regolarmente a tennis, corre, scia, guida il go-kart e naturalmente non ha mai abbandonato il calcio e la sua Inter.