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mar 25, 2020

COVID-19: Come ottimizzare in modo sicuro la terapia NIV


Con la costante diffusione del coronavirus (COVID-19), in Philips abbiamo fatto della gestione di questa emergenza la nostra priorità assoluta. Le nostre risorse globali sono state mobilitate per cercare di continuare a soddisfare la sempre crescente domanda da parte dei nostri clienti a beneficio degli operatori sanitari e dei pazienti di cui si prendono cura, garantendo allo stesso tempo la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e la continuità aziendale. In tutto il mondo stiamo intensificando gli sforzi per supportare il sistema sanitario nazionale con il nostro ampio portafoglio di prodotti, servizi e soluzioni che possono aiutare a soddisfare le esigenze di preparazione, risposta e guarigione di una malattia respiratoria infettiva come il COVID-19. Oltre ai sistemi e ai servizi di imaging diagnostico e alle soluzioni di telehealth, l'impatto delle nostre soluzioni nell’ambito del business Respiratory Care è fondamentale e critico nella situazione attuale. Per una visione più ampia di ciò che Philips sta facendo in modo olistico per fornire un supporto concreto durante questa pandemia, il nostro CEO Frans Van Houten ha recentemente condiviso la propria prospettiva sulle nostre aree di focus.

 

La pandemia COVID-19 è una situazione difficile in cui gli operatori sanitari non devono solo determinare il miglior trattamento, ma anche garantire che il virus non si diffonda. Sono disponibili diverse soluzioni cliniche per la gestione dei pazienti con insufficienza respiratoria e un modo per supportare le strutture ospedaliere durante questa crisi è cercare di ottimizzare la terapia di ventilazione non invasiva (NIV). Di seguito abbiamo delineato alcune raccomandazioni, nella speranza che possano essere di aiuto per chiunque tratti pazienti COVID-19. Queste raccomandazioni non intendono sostituire quanto delineato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), le linee guida nazionali o i protocolli ospedalieri stabiliti; naturalmente, le decisioni relative a qualsiasi trattamento devono essere prese dall'operatore sanitario e dal paziente in base alle condizioni cliniche specifiche e alle risorse disponibili.

Considerazioni chiave sull'uso della terapia NIV per i pazienti COVID-19

La terapia di ventilazione non invasiva (NIV) fornisce sia l'ossigenazione che il supporto di ventilazione e può consentire di personalizzare le pressioni e i flussi di ventilazione in modo che corrispondano ai parametri di respirazione del paziente. Per gli operatori sanitari che considerano la terapia NIV per i loro pazienti COVID-19, è importante seguire i principi generali per la gestione dell'insufficienza respiratoria ipossiemica acuta. Sebbene la NIV non sia un'opzione per tutti i pazienti con COVID-19 a seconda della gravità dei loro sintomi, essa ha il potenziale per aiutare molti pazienti in difficoltà respiratorie, garantendo nel contempo che siano disponibili opzioni di ventilazione invasiva per i malati critici.

 

Altrettanto importante, COVID-19 è estremamente contagioso e viene trasmesso rapidamente. È di vitale importanza aderire alle misure di controllo delle infezioni come indicato dalle policy dell'ospedale o del dipartimento sanitario per evitare la trasmissione di COVID-19 durante la terapia. Le raccomandazioni dell'OMS e dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) includono l'uso di camere con isolamento a pressione negativa per i pazienti e guanti, abiti e maschere per gli operatori sanitari [1-2].

Adattamento delle cure e precauzioni per le diverse terapie

Comprendere quale tecnica di ventilazione sia la più appropriata per ogni paziente può aiutare a migliorare la cura del paziente e assistere lo staff clinico ad agire con successo. Esistono diversi modi per supportare i pazienti COVID-19 con terapia NIV e, a seconda del percorso di trattamento, ognuno di questa necessita diverse considerazioni. Di seguito sono riportate le terapie NIV più comuni, con raccomandazioni su come ridurre il rischio di trasmissione:

 

  • Cannula nasale ad alto flusso (HFNC): se l'ossigeno erogato tramite HFNC è un'opzione per i pazienti con insufficienza respiratoria ipossiemica lieve:

o Fornire maschere da indossare sopra la cannula nasale per ridurre il potenziale di trasmissione del virus nell'aria

o Assicurare intubazione endotracheale tempestiva e ventilazione meccanica a pressione positiva se lo stato clinico del paziente si deteriora [3-4].

 

  • Pressione continua positiva delle vie aeree (CPAP) o pressione bilaterale positiva delle vie aeree (BiPAP): se la CPAP o la BiPAP sono considerate appropriate nei pazienti con lieve ipossiemia e ipercapnia come i pazienti con esacerbazione della malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO):

o Utilizzare una maschera oro-nasale ben aderente (o casco, se disponibile). Evitare l'uso di maschere nasali e/o cuscini nasali, se possibile.

o Impiegare un ventilatore bi-tubo con filtri posizionati nelle uscite del ventilatore.

o L'uso di un filtro di espirazione appropriato e compatibile per i ventilatori non invasivi mono-tubo ridurrà il rischio di diffusione del virus nella stanza del paziente aperta [5].

 

Naturalmente, è necessaria la vigilanza per garantire tempestiva intubazione endotracheale e ventilazione a pressione positiva se lo stato clinico di un paziente si deteriora. Se un paziente sviluppa insufficienza respiratoria acuta con infezione da COVID-19 documentata o sospetta che non supera gli studi di respirazione non invasiva, può richiedere intubazione endotracheale e ventilazione meccanica a pressione positiva [3-4, 6].

 

Alcuni modelli di ventilatore possono essere utilizzati sia per la ventilazione non invasiva che per la ventilazione invasiva, cambiando modalità in base alle esigenze cliniche che cambiano con il paziente.

 

La nostra missione di migliorare la vita è più attuale che mai. Stiamo lavorando con attenzione per supportare gli operatori sanitari di tutto il mondo e fornire loro una guida clinica relativa all'uso dei nostri prodotti e soluzioni di assistenza sanitaria professionale e qualsiasi altra informazione che possa essere utile durante questa crisi, come le informazioni in questo articolo. La nostra gratitudine va a tutti coloro che stanno combattendo contro il COVID-19 e che stanno cercando di fare il possibile per aiutare i pazienti.

 

 

[1] World Health Organization (WHO).  Infection prevention and control during health care when novel coronavirus (nCoV) infection is suspected: Interim guidance.  https://apps.who.int/iris/rest/bitstreams/1266296/retrieve

[2] Interim Clinical Guidance for Management of Patients with Confirmed Coronavirus Disease (COVID-19).  Centers for Disease Control. https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/hcp/clinical-guidance-management-patients.html

[3] Josh Farkas.  COVID-19. Internet Book of Critical Care (IBCC), https://emcrit.org/ibcc/covid19/#noninvasive_respiratory_support, March 2, 2020.

[4] David S. Hui, Benny K. Chow, Thomas Lo, et al. Exhaled air dispersion during high-flow nasal cannula therapy versus CPAP via different masks. Eur Respir J. https://erj.ersjournals.com/content/53/4/1802339.long, 2019; 53: 1802339 [https://doi.org/10.1183/13993003.02339-2018].

[5] (https://www.usa.philips.com/healthcare/product/HCNOCTN113/respironics-niv-filter-circuit/overview)

[6] Basem M. Alraddadi, Ismael Qushmaq, et al.  Noninvasive ventilation in critically ill patients with the Middle East respiratory syndrome. Influenza Other Respir Viruses. https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/irv.12635, 2019; 13:382–390.

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Autori

 

Jan Kimpen

Chief Medical Officer, Royal Philips

 

Huiling Zhang

Head of Medical Office, Connected Care, Royal Philips 

 

 

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