Milano e Amsterdam, 2 aprile 2020 – Royal Philips (NYSE: PHG, AEX: PHIA), leader globale nelle tecnologie sanitarie, ha annunciato oggi l’introduzione di una soluzione che può aiutare i medici di medicina generale e le strutture sanitarie a gestire i maggiori flussi di pazienti derivanti dall'epidemia COVID-19. Si tratta di una soluzione che facilita l'uso di screening online, questionari di follow-up e monitoraggio e collaborazioni con call center esterni. Lo scopo principale è di prevenire visite non necessarie ai medici di medicina generale e agli ospedali e di favorire il supporto remoto della stragrande maggioranza dei pazienti COVID-19 che sono in quarantena a casa.
Come primo passo, i pazienti completano un questionario online a casa. Sulla base dei risultati, il caregiver può consentire alla soluzione online di assegnare i pazienti a una classe di rischio e intraprendere azioni appropriate. Se necessario, i pazienti possono essere seguiti tramite questionari di follow-up automatizzati. I pazienti con un punteggio ad alto rischio sono chiamati da un call center per ulteriori informazioni. Se gli operatori di quest’ultimo stabiliscono che è necessario un ulteriore indagine, il paziente viene indirizzato al medico di famiglia, che può quindi fornire l'assistenza necessaria o inviarli in ospedale. Sebbene il questionario abbia lo scopo di supportare gli operatori sanitari, non è da considerarsi un sostituto per le cure regolari o di emergenza.
L'ospedale Groene Hart di Gouda, nei Paesi Bassi, è una delle strutture sanitarie che non solo ha già iniziato a utilizzare la soluzione di screening COVID-19, ma ha anche contribuito al suo sviluppo. "Stiamo usando questa applicazione per alleviare l'enorme pressione attualmente esercitata sul nostro sistema sanitario", ha affermato Ronald Liem, responsabile del reparto di chirurgia presso l'ospedale Groene Hart. "Insieme ai medici di medicina generale e al servizio sanitario pubblico olandese, ora possiamo concentrarci sui casi più urgenti e determinare, in base alle risposte dei questionari, quali pazienti necessitino o meno di ulteriore assistenza".