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set 26, 2024

Il Future Health Index 2024 rivela come i leader della cardiologia stanno affrontando la crescente sfida delle malattie cardiache croniche

La digitalizzazione, l'automazione e l'intelligenza artificiale sono fondamentali per soddisfare la crescente domanda di cure in ambito cardiaco e per la gestione delle malattie cardiache croniche.

L'aumento globale di malattie legate allo stile di vita e all'età, come il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari, l'ictus e la demenza, continua a gravare in modo insostenibile sui sistemi sanitari e sulle società di tutto il mondo. I leader della sanità in ambito cardiologico ne sono pienamente consapevoli. Nel 2020, si stima che 523 milioni di persone abbiano sofferto di qualche forma di malattia cardiovascolare (CVD), e che circa 19 milioni di decessi siano attribuibili a questa causa; ciò rappresenta il 32% di tutti i decessi a livello globale, con un incremento del 18,7% rispetto al 2010 (1,2).

 

I tassi di burnout tra i professionisti della salute, inclusi i cardiologi, sono già elevati. Per alleviare il carico amministrativo e ridurre i costi, garantendo al contempo l'identificazione precoce di peggioramenti dei pazienti prima che si renda necessaria una nuova ospedalizzazione, i leader della cardiologia stanno guardando sempre più a soluzioni come il monitoraggio remoto dei pazienti, l'IA e l'automazione.

Il ruolo dell'intelligenza artificiale nel miglioramento delle cure

Disporre degli strumenti giusti per analizzare l'enorme quantità di dati di monitoraggio generati all’interno delle strutture ospedaliere sarà cruciale per rendere le cure cardiovascolari sempre più personalizzate e consentire ai pazienti di accedere a trattamenti su misura, migliorando così i risultati e riducendo i rischi.  Secondo il rapporto globale del Future Health Index (FHI) 2024 di Philips – il più grande studio indipendente nel suo genere, condotta su quasi 3.000 leader sanitari di 14 Paesi, oltre l'80% degli intervistati ha dichiarato che la propria organizzazione sta già utilizzando l'IA per il supporto alle decisioni cliniche o intende farlo nei prossimi tre anni per il monitoraggio remoto dei pazienti. Questo approccio potrebbe ridefinire gli standard di cura, assicurando che ogni paziente riceva il trattamento giusto al momento giusto.

 

Inoltre, il 40% dei leader della cardiologia ha affermato che la propria organizzazione prevede di investire nell'intelligenza artificiale generativa nei prossimi 12 mesi. Gli investimenti iniziali sembrano essere focalizzati su applicazioni non cliniche, considerate meno rischiose, ma la crescente fiducia nelle capacità dell'IA generativa spinge ora verso il suo utilizzo anche in ambito clinico.

 

Le sfide dell'integrazione dei dati e l'automazione come soluzione

Quasi tutti i leader della cardiologia intervistati (93%) riportano difficoltà nell'integrazione dei dati all'interno delle loro organizzazioni, che ostacolano la capacità di fornire cure tempestive e di alta qualità. Tra le principali cause, il 46% degli intervistati cita inefficienze nell’utilizzo dei dati che portano a verifiche ripetute e non necessarie.

 

In ambito amministrativo, il 90% dei leader della sanità concorda sul fatto che l'automazione consentirà ai professionisti sanitari di operare al massimo delle loro capacità, riducendo il carico delle attività amministrative quotidiane (91%) e contribuendo a mitigare la carenza di personale (93%).

 

Nuovi modelli di business per ridurre i costi

Il rapporto FHI 2024 ha anche evidenziato che molti leader della cardiologia stanno abbandonando i tradizionali modelli di acquisto tecnologico a costo fisso, preferendo soluzioni basate sul valore. Più di sette leader su dieci stanno già utilizzando o valutando l'adozione di questi modelli nei prossimi tre anni.

 

Infine, pur riconoscendo l'importanza di ridurre l'impatto ambientale dell'assistenza sanitaria, con il 92% e l'86% dei leader che concordano sul fatto che la riduzione delle emissioni di CO2 e dell'impatto ambientale debba essere una priorità per governi e le organizzazioni sanitarie, molti condividono anche la preoccupazione che raggiungere traguardi di sostenibilità ambientale possa essere difficile a causa delle attuali pressioni finanziarie.

 

Informazioni sul Future Health Index 2024

Il Philips Future Health Index 2024 è la più grande studio globale nel suo genere. Basato su ricerche proprietarie, raccoglie le opinioni di quasi 3.000 leader della sanità in 14 Paesi. Giunto alla sua nona edizione, il rapporto di quest'anno esplora come i leader del settore valutano la capacità delle loro organizzazioni di offrire cure tempestive e di alta qualità, concentrandosi sulle principali difficoltà e sulle soluzioni per superarle.

Fonti:

[1] Roth GA, Mensah GA, Johnson CO, Addolorato G, Ammirati E, Baddour LM, et al.; Global Burden of Cardiovascular Diseases Writing Group. Global burden of cardiovascular diseases and risk factors, 1990–2019: update from the GBD 2019 study. J Am Coll Cardiol 2020;76(25):2982–3021. CrossRef PubMed

[2] Tsao CW, Aday AW, Almarzooq ZI, Alonso A, Beaton AZ, Bittencourt MS, et al. Heart disease and stroke statistics — 2022 update: a report from the American Heart Association. Circulation 2022;145(8):e153–639. CrossRef PubMed


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