HIPSTER: MODA O MODO DI VIVERE?

Una t-shirt, un paio di jeans skinny risvoltati alla caviglia abbinati a occhiali oversize dalla montatura spessa, cappelli, barba e baffi così da conferire maggior carattere al look.

Se non avete idea chi sia un "Hipster" ma avete visto per strada un ragazzo con queste caratteristiche, allora sappiate che ne avete incontrato almeno uno.

Il termine "Hipster", nato alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale per descrivere gli appassionati del jazz afroamericano, con gli anni 2000 inizia ad essere utilizzato per descrivere un vero e proprio modo di essere.

Gli "Hipster" più rigorosi infatti amano il loro essere "unconventional", sono ottimi cultori del lifestyle underground anglosassone, delle abitudini retrò, del vintage, della musica indie rock e portano avanti queste loro idee con orgoglio.

Se fino a pochi anni però fa l'essere "Hipster" sottintendeva tutto questo, oggi si può più parlare di una moda di massa, svuotata quindi di molti dei presupposti iniziali dell' "Hipster" DOC.
Il dibattito è quindi aperto: essere "Hipster" oggi è una moda o modo di vivere?

Barba e capelli dell'Hipster:
E' praticamente impossibile definire la barba e i capelli dell' "Hipster" medio.

L'acconciatura varia infatti da tagli più retrò e tradizionali, perfettamente pettinati taglio "a scodella", ciuffi e riga laterale a capelli colorati, gonfi, disordinati e tinti con colori inusuali.

Anche barba e baffi passano dal "perfetto" a soluzioni decisamente appariscenti e volutamente casuali.