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    L’emozione delle sue prime parole

    Quante domande sull’inizio della comunicazione verbale dei bebè. Quando inizierà a dire mamma, papà, pappa e tutte le altre parole che piano piano imparerà?
    A volte quando meno ci si aspetta qualcosa, eccola che arriva, così capita anche per la prima parola pronunciata dal vostro pargoletto.

     

    Mamma…

     

    e magicamente vi si apre un mondo pieno di emozioni incontenibili che a volte fanno scoppiare in lacrime perché sentire pronunciare quella vocina che, accompagnata da uno sguardo, vi nomina, vi da lo status e il riconoscimento di mamma. E’ uno dei momenti più belli in assoluto della maternità.

    Mamma con bimbo piccolo

    Quale sarà la sua prima parola

     

    La sua prima parola sarà ‘mamma’? Difficile rispondere, anche se l’ipotesi più accreditata è per molti un grande sì! In generale i bambini pronunciano le loro prime parole tra gli 11 e i 14 mesi, quando la lingua e le labbra acquisiscono abilità motorie e il cervello inizia ad associare oggetti con nomi. Mamma e papà sono spesso tra le prime parole del bimbo anche se non possono essere chiamate parole finché non c’è intenzione, e questo non avviene solitamente che a 12 mesi di età, come dice lo psicologo dello sviluppo Janet Werker dell’Università della Columbia (Fonte: Werker, J.F. and Tees, R.C., 1984. Cross-language speech perception: Evidence for perceptual reorganization during the first year of life. Infant behavior and development, 7 (1), pp.49-63). Naturalmente, ogni bambino raggiunge questo traguardo seguendo i suoi ritmi e tempi, ma ci sono cose che si possono fare, sin dalla nascita, per incoraggiarlo a parlare.

     

    Perché la prima parola è mamma

     

    Le prime parole di un bambino dunque sono spesso ‘mamma’ e ‘papà’, per la gioia dei genitori. E ora gli scienziati pensano di sapere perché. La ricerca, condotta da Judit Gervain, del collegio post-dottorato dell’Università della Columbia, è stata pubblicata nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

    A parte la vicinanza fisica di mamma e papà, sembra proprio che per la professoressa Gervain i bimbi siano attratti dal suono di queste parole. Probabilmente, suggerisce, non è una coincidenza che molte lingue nel mondo abbiano sillabe ripetitive per dire mamma e papà, caratterizzate da schemi di suoni ripetuti.
    Questo suggerisce che ‘mamma’ e ‘papà’ siano parole ben scelte per insegnare a un bambino a parlare.

     

    La fonetica ha la sua importanza

     

    Da un punto di vista fonetico, è molto facile dire mamma, dice Heather Goad, professore associato di linguistica presso l’Università McGill di Montreal. Spiega che mamma è una parola che può essere prodotta facendo il minimo sforzo di chiudere e aprire la bocca. Il suono D (di dad, papà in inglese) richiede un movimento della lingua più complicato.
    Le lettere P, B e M coinvolgono entrambe le labbra ed è solo un vocalizzo secondo la Goad, che studia l’acquisizione del linguaggio dall’età di un anno in avanti. Ma con T, D e N, è necessario posizionare la lingua dietro i denti o un po’ più indietro, bisogna insomma effettuare coscientemente quel movimento.

     

    Come stimolare la comunicazione verbale

     

    La risposta delle mamme alla produzione di rumore dei loro bebè pone le basi per il linguaggio dei vostri futuri oratori. In pochi mesi i bimbi possono imitare i suoni che sentono quando qualcuno a loro vicino parla. Ecco come incoraggiare la conversazione del bambino:

    • Dare a tutto un nome per permettere al bimbo di costruirsi un vocabolario.
    • Leggere insieme. In un primo momento non capirà quello che state dicendo, ma stimolerà i suoi sensi e farete in modo di solidificare l’amore per tutti i libri.
    • Cantare. I bebè naturalmente amano la musica e il canto è un ottimo modo per introdurre una serie di suoni.
    • Per aiutarlo a chiacchierare e a divertirsi ad interagire verbalmente, non anticipate ogni sua richiesta o desiderio. Lasciate che provi ad esprimerlo, dategli il tempo di provare a dirlo.
    • Evitare di correggerlo. Invece di ripetere quello che ha appena detto, riformulate la frase nella forma corretta. Se dice: ‘Papà lavorare’, potrete dire: ‘Sì, hai ragione. Papà è andato a lavorare’.

     

    Le tappe della comunicazione

     

    1. A 2 mesi: il bambino può rispondere alle richieste della mamma.
    2. Da 6 a 8 mesi: un bambino può emettere suoni vocali, aggiungendo anche consonanti.
    3. Il bambino probabilmente dirà la sua prima parola proprio intorno al suo primo compleanno (un bel regalo per la mamma!) La maggior parte delle prime parole sono porzioni di parole ripetute: se dici ‘spaghetti’, lui potrebbe ripetere ‘ghetti’.
    4. Da 16 mesi in avanti potrà dire una manciata di parole, una media di 50 per le femminucce e 30 per i maschietti. (I bimbi tendono a sviluppare un discorso circa un mese o due dopo le bimbe.)

     

    I bambini sono tutti diversi e ognuno sviluppa le competenze in tempi diversi. Il momento esatto in cui ascolterete le prime parole magiche dalla bocca del vostro bebè varia per ogni singolo bambino ma una cosa è certa, l’emozione di questa importante conquista si iscrive nel diario dei ricordi più importanti per un genitore…

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