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    Febbre da denti? Ecco cosa sapere


    La febbre da denti esiste davvero? Gli studi scientifici non hanno ancora identificato un nesso: vediamoci chiaro.
     

    Febbre da denti: realtà o falso mito? Quando la temperatura del bimbo si alza, per i neogenitori può essere difficile mantenere la calma, soprattutto se non ne conoscono la causa. Nell’immaginario collettivo la comparsa di una febbre non troppo alta, in assenza di altri sintomi, viene comunemente associata alla comparsa dei dentini, ma esiste davvero una correlazione tra le due cose? Cerchiamo di vederci chiaro.

    Quando spuntano i primi dentini…


    L’eruzione dei denti da latte è un processo fisiologico che inizia normalmente tra i 4 e i 10 mesi e termina verso i 30. Nel bambino compaiono di solito prima gli incisivi inferiori, poi quelli superiori, in seguito i molari, i canini e, infine, i secondi molari. Ogni volta che spunta un nuovo dente, il bimbo può sperimentare disturbi come infiammazione gengivale e aumento della salivazione, ma anche nervosismo, diarrea o fatica a prendere sonno. Ovviamente ogni bambino ha i suoi tempi e le sue caratteristiche, non esistono regole fisse: spesso è proprio questa imprevedibilità a disorientare i genitori.

    La febbre da dentini esiste davvero?


    Il processo di dentizione può causare la comparsa di febbre? Anche se tanti genitori giurano che sia vero, gli studi scientifici non sono assolutamente concordi nel riscontrare un nesso certo e univoco. Anzi, diverse revisioni scientifiche tendono ad escluderlo. In sostanza, non è stato ancora dimostrato che esista una correlazione, nè sono chiare le cause per cui l’eruzione dentaria dovrebbe provocare un innalzamento della temperatura corporea, dato che il fenomeno non stimola una risposta del sistema immunitario.

    Dentizione e febbre: cosa fare per calmare il bebè


    Gestire la febbre del neonato è un compito difficile per un genitore, anche perché ci sono tanti altri disturbi che potrebbero causarla, soprattutto se alta: un’infezione o un processo infiammatorio in corso, come l’otite. E c’è da dire che misurare la febbre di un neonato non è per nulla semplice: per avere un risultato veritiero, bisognerebbe farlo lontano dai pasti e dai vari riposini, in un momento in cui il piccolo è tranquillo e non sta piangendo.
     

    Il primo modo per evitare un eccessivo stress (sia per i genitori che per il neonato) è non eccedere nelle misurazioni e utilizzare un termometro efficace, veloce e che non dia fastidio al piccolo.

    Il potere calmante del ciuccio


    E poi, si può cercare di calmare il bimbo, sofferente per il dolore dei denti, per la febbre e per qualsiasi disturbo correlato, offrendogli il ciuccio. La suzione stimola nel neonato la produzione di endorfine e ha un forte potere rilassante in qualsiasi situazione di stress: il ciuccio è quindi un tuo valido alleato se vedi il tuo bimbo febbricitante o irritato per l’infiammazione delle gengive causata dai dentini che stanno spuntando.

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