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    #unannoconavent: il succhietto, un alleato per mamma e bambino secondo Giada di Mammachevita.it

    Quando si parla di ciuccio esistono due categorie di mamme: quelle pro e quelle contro. E non ne ho la certezza solo perché fino ad oggi, da mamma, mi sono confrontata con tante altre “colleghe”, ma anche perché io per prima ho fatto parte di entrambe le categorie.

     

    Contro prima e pro poi.

    Ho iniziato l’avventura della maternità convinta di seguire un percorso già stabilito dalle mie letture e dai confronti avuti durante la gravidanza.

    Bimbo con ciuccio in mano

    Convinzioni che si sono sgretolate come castelli di sabbia una volta assaporata realmente e a pieno questa bellissima esperienza.

     

    Ero una di quelle mamme che ancor prima di avere un bambino sapevano con una certezza quasi sconcertante che avrebbero sicuramente fatto delle cose con la stessa consapevolezza che altre invece, non le avrebbe mai prese in considerazione.

     

    Mi sbagliavo. Tanto.

     

    Diventare mamma non regala un libretto d’istruzioni pre impostato. Niente di quello che viene fatto ti dà la certezza di aver preso la scelta giusta.


    Ma il confronto e l’esperienza maturata nel tempo aiutano.

     

    Si dice che una mamma sappia sempre cosa sia meglio per il proprio bambino e, dopo tre figli, sono abbastanza certa che questa affermazione sia vera.

     

    Ogni mamma infatti è libera di prendere le decisioni che ritiene più giuste e questo comporta anche offrirgli delle alternative che possono aiutare solo il bimbo o entrambi, a vivere il loro quotidiano in modo più sereno e semplice.


    E decidere di offrire il ciuccio ai propri figli fa sicuramente parte di una delle scelte più comuni ma allo stesso tempo più dubbiose di ogni mamma.

     

    Premettendo che l’utilizzo del ciuccio non ha delle regole fisse se non quella di offrirlo al bambino solo una volta che l’allattamento è ben avviato (tendenzialmente dal mese di vita), con il tempo è certamente un accessorio utile per entrambi.
    Il piccolo che riesce ad utilizzarlo infatti ha la possibilità di sfruttare la suzione del succhietto come un fondamentale alleato in diverse situazioni che durante la giornata mamma e bimbo si trovano a dover affrontare: una poppata troppo veloce che non ha assopito il piccolo, un sonno che fatica ad arrivare, una coccola dolce tra le braccia della mamma senza dover per forza mangiare dal biberon o dal seno.

     

    Con tre figli e tre esperienze decisamente diverse tra loro su questo argomento, io stessa con il tempo ho sperimentato ognuno di questi esempi insieme a tanti altri.

    Capisco che il secondo dei miei bambini ha sonno quando prende il ciuccio e inizia a succhiare vigorosamente con quel suono inconfondibile che sostituisce la sua voce sapendomi comunque dire attraverso questo gesto “mamma ho sonno”.


    Comprendo che il più piccolo dei tre ha voglia di qualche coccola quando mi guarda con il gli occhi spalancati mentre ciuccia il suo “compagno” senza tregua e che, dopo averlo preso in braccio, si abbandona teneramente a me.

     

    Ma nonostante le mie tre esperienze siano state tutte differenti e allo stesso tempo molto simili tra loro, con l’ultimo arrivato l’accettazione del ciuccio è stata molto graduale soprattutto grazie all’aiuto del ciuccio Soothie di Philips Avent. Un succhietto studiato nella sua forma per essere adatto dal primo giorno di vita senza interferire con l’allattamento.
    E ricordo bene che Enea con questo ciuccio a forma di orsetto era buffissimo.

     

    Il ciuccio si è rivelato un grande aiuto persino durante i viaggi in aereo.

    Dove i medici lo consigliano caldamente in quanto la suzione evita gli sbalzi di pressione che vengono causati dall’alta quota. Il ciuccio o il seno perché l’importante è solo che continuino ad alternarsi per far si che durante il volo le orecchie non possano tapparsi.

     

    Avendo viaggiato molto e avendo vissuto moltissime esperienze diverse mi chiedo oggi come sarebbe stato possibile riuscire ad affrontare tutte le situazioni passate senza l’aiuto del ciuccio. E per quanto qualche mamma sia dell’idea che non sia uno strumento indispensabile, dalla mia posso dire che per i miei bambini ma anche per me stessa non avrei potuto fare scelta migliore.

     

    Se volete saperne di più delle buone abitudini quotidiane che utilizzo con i miei bambini, potete leggermi anche qui.

     

    Giada Lopresti
    Mammachevita.it

    Il ciuccio si è rivelato un grande aiuto persino durante i viaggi in aereo.

    Dove i medici lo consigliano caldamente in quanto la suzione evita gli sbalzi di pressione che vengono causati dall’alta quota. Il ciuccio o il seno perché l’importante è solo che continuino ad alternarsi per far si che durante il volo le orecchie non possano tapparsi.

    Avendo viaggiato molto e avendo vissuto moltissime esperienze diverse mi chiedo oggi come sarebbe stato possibile riuscire ad affrontare tutte le situazioni passate senza l’aiuto del ciuccio. E per quanto qualche mamma sia dell’idea che non sia uno strumento indispensabile, dalla mia posso dire che per i miei bambini ma anche per me stessa non avrei potuto fare scelta migliore.

    Se volete saperne di più delle buone abitudini quotidiane che utilizzo con i miei bambini, potete leggermi anche qui.

    Giada Lopresti
    Mammachevita.it

    Il ciuccio si è rivelato un grande aiuto persino durante i viaggi in aereo.

    Dove i medici lo consigliano caldamente in quanto la suzione evita gli sbalzi di pressione che vengono causati dall’alta quota. Il ciuccio o il seno perché l’importante è solo che continuino ad alternarsi per far si che durante il volo le orecchie non possano tapparsi.

    Avendo viaggiato molto e avendo vissuto moltissime esperienze diverse mi chiedo oggi come sarebbe stato possibile riuscire ad affrontare tutte le situazioni passate senza l’aiuto del ciuccio. E per quanto qualche mamma sia dell’idea che non sia uno strumento indispensabile, dalla mia posso dire che per i miei bambini ma anche per me stessa non avrei potuto fare scelta migliore.

    Se volete saperne di più delle buone abitudini quotidiane che utilizzo con i miei bambini, potete leggermi anche qui.

    Giada Lopresti
    Mammachevita.it

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