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    I terribili due (anni)

    I bambini di due anni e gli adolescenti hanno in comune più di quanto si possa immaginare. Si svilupppano dinamiche simili dovute ai cambiamenti della crescita. Tali somiglianze possono creare, mentre si verificano, un rapporto esplosivo con i genitori.

     

    Joan Rafael-Leff autrice del libro Terrible two (Fonte: Raphael-Leff, Joan. ““Terrible Twos” and “Terrible Teens”: The Importance of Play.” Journal of Infant, Child, and Adolescent Psychotherapy. 2012) suggerisce che il momento (dei due anni come quello dell’adolescenza poi) sia fondamentale per favorire la comprensione reciproca tra genitori e figli e lavorare attraverso le proprie ansie e le reazioni di amore e odio.

    Bimbo di due anni che piange e fa i capricci

    Affrontare in serenità i terribili due

     

    Da quei temuti e terribili due anni non si scappa, pare che anche i figli perfetti di genitori perfetti (se mai esistessero) debbano attraversare questa fase. La genitorialità ideale non impedisce ai terribili due anni di attraversare le vostre esistenze. Armatevi dunque di santa pazienza e seguite i preziosi consigli della professoressa Raphael-Leff per superare la tormenta dei due anni.

     

    Il paradiso perduto

     

    Anche se tutti i bimbi hanno una personalità unica, le loro prime esperienze sono profondamente influenzate dal loro stato fisico e dal loro ambiente (soprattutto dai genitori o da chi si prende cura di loro). Così, nella fase iniziale, i desideri sono o risposte a bisogni fisici (fame, sonno, sete o un pannolino sporco da cambiare perché fastidioso) o riflessi dei desideri dei genitori. Non a caso quando sorridete, vostro figlio sorride. Quando siete nervose o irritate anche il vostro bebè lo diventa facilmente. Attraverso il primo anno di vita sarete riuscite a creare una meravigliosa e armonica danza tra voi e vostro figlio, in cui è potuta nascere un’intesa perfetta di stati d’animo. Insomma, un vero e proprio idillio.

     

    Il purgatorio in arrivo

     

    Gradualmente, però, qualche tempo dopo che il piccolo impara a camminare, un bisogno irresistibile di fare le proprie scelte comincia ad emergere forte dentro di lui. A questa età, egli semplicemente non ha molto controllo sui suoi impulsi emotivi, così la sua rabbia e frustrazione tendono ad esplodere improvvisamente sotto forma di pianto e aggressività fisica, per esempio cercando di colpirvi con degli oggetti o urlando. Si tratta di uno sviluppo irruento, ma la difficoltà nasce dal conflitto di voler fare scelte indipendenti in disaccordo con voi per affermare se stesso. Ecco che quando noterete che si rifiuterà di fare qualcosa che gli chiederete, potrete appendere il cartello Benvenuti, terribili due!

     

    La prima adolescenza

     

    Certo, non è gradevole avere qualcuno che all’improvviso e che con veemenza si manifesta in disaccordo con voi. Quando questa opposizione proviene da quella piccola delizia del vostro bambino, la situazione è decisamente sgradevole. La nostra autrice Joan Rafael-Leff chiama questa fase “la prima adolescenza”, invece che i terribili due. Questo periodo comincia prima di due anni e in realtà continua a lungo anche in seguito, ma nella maggior parte dei bambini, esso è più intensamente concentrato intorno al periodo da un anno e mezzo a tre anni.

     

    Caratteristiche dei terribili due

     

    Il segno distintivo di questa fase è il comportamento oppositivo. I nostri meravigliosi figli istintivamente vogliono fare esattamente l’opposto di quello che volete voi. Si impadroniscono improvvisamente di un’unica roboante risposta, sempre e semplicemente NO!, o semplicemente scoppiano in lacrime.

     

    Supponiamo che dobbiate uscire di fretta per un appuntamento. Vostro figlio è stato buono e tranquillo tutto il giorno, fino a quando non gli direte che dovete uscire di corsa a prendere, per esempio in macchina. Ecco che farà di tutto per non entrare in macchina, ebbene sappiate che vi trovate di fronte a un comportamento tipico dei terribili due.
    Come se questo non bastasse, i bambini in questa fase di sviluppo hanno molta difficoltà a compiere scelte. È perfettamente normale cambiare idea, se un minuto prima volevano i maccheroni, non appena pronti, diranno che, no, non li vogliono più. Secondo l’autrice de “Terrible twos” i bimbi in questa fase sono profondamente in disaccordo anche con se stessi.

     

    La mamma aiuta a fare le scelte giuste

     

    A questa età, il piccolo vuole esplorare il mondo e cercare l’avventura. Di conseguenza, egli occuperà la maggior parte del suo tempo a superare i suoi limiti ma anche quelli della pazienza della mamma. Purtroppo per lui, gli mancano ancora molte competenze necessarie per riuscire a fare tutto ciò che vorrebbe e spesso avrà bisogno di voi. Il compito di vostro figlio è quello di acquisire le necessarie abilità a compiere le scelte giuste.

     

    Per aiutarlo a realizzare questo, sarà bene offrire al vostro bimbo una limitata gamma di scelte per ogni occasione. Quando gli chiederete di fare qualcosa in modo diretto senza opzioni, il piccolo si sentirà emotivamente frustrato. Ma allo stesso modo, dargli troppe alternative lo farà sentire insicuro e indeciso. Quindi per la scrittrice, due o tre opzioni in genere funzionano meglio. La Rafael-Leff si raccomanda che le scelte che si offrono siano appropriate alla situazione. Quando è il momento di mangiare, ad esempio, potrete dire qualcosa del tipo: “Preferisci una mela o una banana?” In questo modo offrirete i limiti rassicuranti che permettono di scegliere tra due cose pertinenti alla richiesta di mangiare.
    Prima che arrivino i due anni, passate più tempo possibile insieme. Facendo scorte di amore e coccole, sarà più facile per i genitori sopravvivere alla virata dei terribili due.

     

    Pianificate le attività quotidiane

     

    • Questo significa evitare uscite o appuntamenti non programmati. Se volete andare in un posto, provate a farlo durante la parte del giorno in cui vostro figlio è generalmente più tranquillo.
    • A due anni la maggior parte dei bambini non ama i cambiamenti. Quindi cercate di far loro sapere in anticipo cosa sta per accadere. Ditegli 10 o 15 minuti prima di dover andare in un posto, che ci andrete in modo che possa iniziare ad abituarsi all’idea del passaggio da un’attività a altra, da una situazione ad un’altra.
    • Riconoscete i loro sentimenti di frustrazione, rabbia o tristezza. Spiegategli che questi sentimenti sono normali.
    • Aiutateli a trovare le parole di cui hanno bisogno ma che ancora non conoscono per esprimersi.
    • Comprendete le capacità del vostro bambino. Riconoscete che sta crescendo (spesso più velocemente di quanto si desidera) e che è in grado di fare cose che non poteva fare in passato.
    • Dategli da fare attività che gli permetteranno di mostrare cosa può fare. Chiedetegli di riporre i loro vestiti nell’armadio o di aiutarvi a preparare la tavola. Trovategli cose da fare e che gli diano la sensazione di farvi essere fiere di lui.
    • Confrontatevi con altri genitori che ci sono già passati e vedete cosa ha funzionato per loro e magari scoprirete che i terribili due del loro bambino possono diventare i vostri ‘fantastici’ due.

     

    Più fiducioso e sicuro si sente il vostro bimbo a due anni, e più indipendente e ben educato crescerà. Aiutarlo a sviluppare questi sentimenti positivi è dunque possibile. Con queste linee guida, egli inizierà a percepire ciò che è accettabile e cosa non lo è. Per concludere con le parole della professoressa Rafael-Lef, la chiave è la coerenza. Lodarlo ogni volta che si comporta bene in modo che comincerà a sentirsi bene con se stesso per tanta approvazione. Con l’autostima in aumento, egli potrà anche sviluppare un’immagine positiva di se stesso come quella di qualcuno che si comporta in un certo modo e il comportamento negativo svanirà.

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