Le banche del latte

Il latte delle donatrici aiuta infatti i bimbi prematuri a superare le difficoltà iniziali e a recuperare meglio e più rapidamente. E’ importante che si diffonda sempre di più la cultura di questo semplice gesto di solidarietà che può davvero fare la differenza per tanti bambini.
 

Per una mamma in buona salute, quando l’allattamento è ben avviato, non ci sono controindicazioni nel destinare una parte del latte in eccesso alla banca più vicina.

Per avere informazioni a proposito dell’iter da seguire, ci si può collegare al sito dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato.

Lo scorso aprile è stata inaugurata a Milano dentro la Clinica Mangiagalli, una nuova banca del latte realizzata anche grazie al contributo di Esselunga e dei suoi clienti. Si chiama “Nutrici” con l’accento a piacere tra la “u” e la “i”. Nùtrici suona come un imperativo, che corrisponde alla prima richiesta di ogni neonato, ma Nutrìci è anche sinonimo di mamme donatrici.

Alla Mangiagalli che ha una delle terapie intensive neonatali più grandi d’Europa, ogni anno nascono e vengono curati circa mille neonati con problemi, di cui 150 bimbi prematuri sotto 1,5 kg di peso. Come ha spiegato il direttore del Reparto, prof Fabio Mosca: “I bimbi che nascono fortemente pre-termine sono molto delicati, e il latte materno donato è fondamentale per il loro benessere presente e futuro: può ridurre il tempo di degenza in ospedale perché abbassa il rischio di infezioni e di patologie gastro intestinali, ma aiuta anche a prevenire malattie cardiovascolari in età adulta”.

La Clinica Mangiagalli è il principale punto nascita d’Italia, con oltre 6.500 nati l’anno, se le neo-mamme di bimbi nati a termine decidessero di aderire al progetto della nuova Banca del Latte umano, donando una parte del loro latte, per i neonati con problemi sarebbe una grandissimo regalo.
Qui tutto è predisposto per rendere l’operazione il più agevole possibile. Una volta arrivato a destinazione, il latte donato viene pastorizzato, analizzato per valutarne le proprietà nutritive e poi riposto per la conservazione in speciali freezer in grado di contenere oltre mille litri di latte. Dopo questi controlli, il latte può essere distribuito gratuitamente ai neonati che ne hanno bisogno, compresi quelli nati a termine ma con gravi intolleranze o patologie particolari, o a quelli le cui mamme per vari motivi non sono in grado di allattare.