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    Come aumentare la produzione del latte

    Uno dei timori principali che turba la vita delle neomamme è il pensiero di non avere abbastanza latte. In realtà, secondo le ostetriche e gli esperti, si tratta quasi sempre di un falso problema e la prima mossa da fare per garantire una soddisfacente produzione di latte materno è proprio quella di abbandonare questa convinzione, cercando di restare serene.

     

    Più facile a dirsi che a farsi, quando si è alle prese con poppate ravvicinate e neonati che strillano, ma è importante che passi il concetto che tutte le donne (in assenza di particolari patologie) possono soddisfare la richiesta di latte del proprio bambino fino allo svezzamento.

    Mamma che utilizza un tiralatte

    Ecco dunque cosa tenere in mente quando si allatta, per evitare che il proprio latte diminuisca:

     

    • Il metodo più scientifico ed efficace, consigliato anche dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità)  nell’ambito del Progetto Ospedale Amico del Bambino in collaborazione con l’Unicef , è quello di incoraggiare l’allattamento al seno a richiesta, in quanto il seno è strutturato secondo un meccanismo perfetto e produce tanto latte quanto ne viene richiesto attraverso la suzione. Per questo più il bambino succhia e svuota il seno, più latte si produce.
    • Bere tanto, almeno due litri di acqua al giorno, più succhi e centrifughe che forniscono anche un pieno di vitamine.
    • Non cadere nella trappola di saltare le poppate nell’illusione di creare scorte, perché succede proprio il contrario. La maggior produzione del latte avviene proprio durante la suzione mentre invece, man mano che il latte si accumula, si accumula anche una sostanza denominata FIL (Feedback di Inibizione del Latte – fonte: Tiziana Canzani e Paola Negri, Allattare un gesto d’amore, Bonomi Editore) la quale fa diminuire il tasso di produzione del latte quando la ghiandola mammaria è piena.
    • Se il seno, dopo le prime settimane, di allattamento appare meno turgido e gonfio non significa che il latte stia diminuendo, ma semplicemente che si è creato un equilibrio fisiologico tra la domanda e l’offerta e il senso di tensione scompare come conseguenza.
    • Evitare di comprimere il seno in vestiti o reggiseni troppo stretti è un accorgimento da osservare per garantire il flusso della produzione del latte.
    • Non entrare nel loop della pesata giornaliera del neonato nel timore che non si nutra abbastanza, bisogna fare fede alle visite di controllo e seguire sempre i consigli del pediatra curante.
    • La tisana a base di finocchio come metodo casalingo per aumentare il flusso del latte è piuttosto controversa, in quanto alcuni studi condotti dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, hanno messo in evidenza la tossicità dell’estragolo contenuto nel finocchio, sconsigliandone l’uso alle donne incinta e in puerperio. Tuttavia non è il caso di fare allarmismi e l’abitudine a concedersi una pausa relax, sorseggiando un infuso di erbe cosiddette galattogene, come ad esempio la galega o altri preparati che un buon farmacista o erborista saprà consigliare, aiuta a rasserenare la mente e di conseguenza anche il buon funzionamento dell’allattamento.
    • E’ importante che la neomamma mantenga sempre un’alimentazione bilanciata, che comprenda il giusto apporto di ferro e proteine attraverso la carne e il pesce, energia attraverso i cereali, vitamine e sali minerali attraverso la frutta e la verdura, abbondante soprattutto nel consumo dei vegetali, che con il loro contenuto di acqua sono il miglior alleato alla produzione di latte.
    • Le neomamme devono sapere che il tiralatte imita alla perfezione la suzione del bambino, stimolandone in ugual misura la produzione di latte. L’estrazione del latte dipende infatti da due attività che, sia il bambino sia il tiralatte compiono: compressione e suzione, derivanti entrambe dall’azione della lingua del neonato. I neonati rimuovono il latte dal seno principalmente tirando il capezzolo nella loro bocca ed attuando con la lingua un movimento compressorio a onda ciclico sul capezzolo (Fonte: G. Monaci, M. Woolridge, 2011 18th IEEE International Conference on Image Processing (ICIP), pp.1765-1768, 11-14 Sept. 2011). Questa compressione che crea una pressione positiva forzando la fuoriuscita di latte, è la stessa che compie il tiralatte elettrico. I più innovativi hanno un imbuto a cuscino con petali per il massaggio, ideati per replicare appunto la normale azione del neonato durante l’allattamento (PM Burton et al., Breast pump design and milk production: A randomized control trial. Poster presentation at the American Academy of Pediatrics National Conference & Exhibition, Oct. 2010).

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