Il pannolino per i bambini è una cosa seria e la missione “spannolinamento” per ogni madre è una cosa serissima! Appena il bambino compie tre anni, ecco l’idea: è ora di togliere il pannolino! Ricordate quando con ancora con il pancione si sognava profumo di talco e cremina da spalmare? Ecco, dopo qualche tempo quell’entusiasmo iniziale si affievolisce, i ritmi cambiano e il bambino cresce, impara a parlare, impara a riconoscere gli stimoli. E allora, che siate mamme alle prime armi o mamme super esperte, questi 10 consigli potrebbero tornarvi utili.
2. Studi, libri e pediatri consigliano di togliere il pannolino non prima dei due anni e mezzo. A questa età, generalmente, il bimbo ha acquisito il controllo dei muscoli sfinterici. Ma ogni bambino è diverso: alcuni potrebbero essere pronti già a due anni mentre altri potrebbero aver bisogno di un po’ più di tempo. E’ comunque consigliabile non forzare i tempi. 3. I segnali che possono indurvi a capire che è il momento giusto sono molteplici. Uno su tutti è la proprietà di linguaggio: il bambino deve essere in grado di esprimere a parole il suo bisogno di andare in bagno. 4. Quando vi accorgerete che il bambino è pronto, cominciate a parlare con lui del vasino, magari portatelo con voi ad acquistarne uno, fategli assegnare un posto preciso in bagno e lasciate che “faccia amicizia” con il nuovo compagno di avventura. Attenzione però, il vasino non è un giocattolo! Se poi optate per il riduttore, lasciate che il bambino scopra con voi l’oggetto e non forzate nel caso in cui non voglia sedersi perché intimorito. 5. Se volete iniziare in modo più “soft”, acquistate pannolini a mutandina, saranno più semplici da alzare e abbassare in questo momento di crescita. Il bambino vi chiederà molto spesso di andare in bagno e sarà molto più agevole che indossi un pannolino a mutandine. Per le uscite, sono sicuramente ideali. 6. E’ sempre sconsigliabile fare paragoni: ogni bambino ha i suoi tempi, che vanno rispettati. Molto spesso le mamme lo fanno per cercare di stimolare il bambino a fare meglio però si dimentica che il bimbo potrebbe sentirsi inferiore al cuginetto, amico, fratello e potrebbe risentirne in modo negativo. Molto meglio sarebbe coinvolgere il fratellino o sorellina maggiore affinché il piccino prenda esempio. I secondogeniti di solito partono più avvantaggiati, per l’effetto emulazione. 7. I periodi che potrebbero essere motivo di stress per il bambino (nuova scuola, viaggi, gite, cambio casa, arrivo di un nuovo fratellino o sorellina) sono da evitare, così come sono da evitare le stagioni molto fredde. Meglio aspettare la bella stagione: i bambini si vestono con abiti più leggeri e sono più ricettivi (non è un problema lasciare il bimbo per casa solo con le mutandine!) 8. Se il bambino di giorno riesce a far la pipì nel vasino e dopo i pisolini pomeridiani notate che è asciutto, provate a togliere il pannolino di notte. Rivestite il materasso di lenzuolini salvapipì che proteggeranno il lettino in caso di incidenti di percorso. Prima di andare a nanna, accompagnate il bambino in bagno. Non arrabbiatevi se il bambino fa la pipì a letto, provate e riprovate… se avete bisogno di un consiglio perché non vi sentite sicure, chiedete al vostro pediatra. 9. Sdrammatizzate, non colpevolizzate troppo, stimolate il bambino a provarci, un premio simbolico quando il bambino ci riesce potrebbe essere per lui uno stimolo (senza esagerare con i premi costosi). 10. Siate preparate: non sarà una missione facile. Anche se per l’amica, la cognata, la sorella è stato semplicissimo, ogni bambino è unico e potreste incappare in qualche difficoltà, Se poi vi capita di perdere la pazienza non sentitevi fallite, riprovateci, la pazienza è si o no la virtù dei forti? Undicesimo consiglio fuori lista: abbiate fiducia in voi stesse e in vostro figlio! Tutto sarà più semplice. A cura di Sabina Brudaglio, www.ioconmiofiglio.it
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