Nei primi mesi di vita, il latte materno fornisce al bambino l’energia e le sostanze nutrienti necessarie per un corretto sviluppo. L’allattamento al seno protegge inoltre dalle infezioni, aiuta i bambini a guarire più in fretta dalle malattie (1) e riduce il rischio di contrarre patologie come il diabete e l’asma ecc.. Molti i benefici anche per la mamma, previene osteoporosi, tumore all’utero e più facilmente si perde il peso accumulato in gravidanza (2-5). Ecco perché l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento esclusivo al seno fino ai 6 mesi di età del bambino (1). L’allattamento al seno, è un gesto naturale, ma in alcuni casi può essere necessario un aiuto per organizzare e mantenere una routine di allattamento efficace (1). Gli studi hanno dimostrato come le donne che ricevono un aiuto professionale, continuino ad allattare più a lungo. E’ infatti piuttosto frequente che ci voglia un po’ di tempo affiche mamma e bambino Trovino il proprio ritmo. In questi casi è importante non perdersi d’animo. Oltre il 50% delle donne ha problemi ad allattare nelle primissime settimane (7). In questi casi è importante chiedere aiuto ad un professionista del settore. Spesso vengono organizzati corsi specializzati sull’allattamento, dove è possibile ricevere consigli direttamente dagli esperti che operano nella propria zona. Consigli per allattare al seno in modo efficace – “rilassamento” è la parola chiave Anche se oltre il 50% delle mamme abbandona l’allattamento entro i primi 8 mesi per il timore di non avere abbastanza latte (6-8), molto spesso non è così. È stato dimostrato che il flusso e il volume di latte sono strettamente correlati al benessere psicofisico e ai livelli di stress (9-11). Per migliorare la l’esperienza d’allattamento è consigliabile: E nel caso ci fosse il timore di non avere abbastanza latte è importante chiedere consigli ad un esperto del settore. Continuare ad allattare anche dopo essere tornata a lavorare Riuscire a conciliare la maternità con le esigenze di una vita attiva può essere particolarmente difficile, specie per le donne che lavorano. Il ritorno al lavoro, tuttavia, non deve essere visto come un ostacolo all’allattamento al seno. Molte donne lavoratrici utilizzano un tiralatte per estrarre il latte, in abbinamento all’allattamento al seno (16). Se stai pensando di tornare al lavoro… Consigli per le mamme che allattano Le informazioni fornite sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato all’esercizio della professione sanitaria), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (ostetrici, odontoiatri, infermieri, farmacisti, fisioterapisti, e così via). Il 7 ottobre incontra l’esperto In occasione della settimana mondiale dell’allattamento al seno Philips Avent ha organizzato durante l’evento Bimbinfiera, presso il Parco Esposizioni Novegro di Segrate, un incontro dal titolo: “Allattare i primi giorni a casa. L’esperto risponde”, tenuto dal Pediatra Neonatologo Prof. Arturo Giustardi. I primi giorni a casa, dopo il parto possono essere difficili per la neo-mamma e il suo bambino. Dubbi e preoccupazioni sull’allattamento sono normali e frequenti, ma bastano i giusti consigli e qualche rassicurazione per affrontare serenamente questo momento delicato. Gli incontri si terranno il giorno 7 ottobre alle 11:30–12:15 e 14:30-15:15 presso l’area sicurezza e sono aperti a tutte le mamme che desiderano confrontarsi su questo tema. Referenze bibliografiche: 1. World Health Organization. http://www.who.int/nutrition/topics/exclusive_breastfeeding/en; accessed June 2016; 2. Harder T, et al. Am J Epidemiol 2005;162:397–403; 3. Lanigan J, et al. Proc Nutr Soc 2009;68:422–429; 4. Sonnenschein-van der Voort AM, et al. Eur Respir J 2012;39:81–89; 5. Stettler N. Int J Obes (Lond) 2007;31:1035–1043; 6. De Jager M, et al. Eur Obstet Gyn Suppl 2012:25–30; 7. Wagner EA, et al. Pediatrics 2013;132:e865–875; 8. Li R, et al. Pediatrics 2008;12:S69–S76; 9. Lau C. Pediatr Clin North Am 2001;48:221–234; 10. Newton M, et al. J Pediatr 1948;33:698–704; 11. Ueda T, et al. Obstet Gynecol 1994;84:259–262; 12. Hauck YL, et al. Int Breastfeed J 2008;3:20; 13. Philips Avent Relaxation Study. Data on file; 14. Odom EC, et al. Pediatrics 2013;131:e726; 15. Li R., et al. Pediatrics 2008;12:S69–S76; 16. Labiner-Wolfe J, et al. Pediatrics 2008;122:S63–S68; 17. Tsai SY. Breastfeed Med 2013;8:210–216; 18. Bartick M, et al. Pediatrics 2010;125:e1048–1056
Royal Philips (NYSE: PHG, AEX: PHIA) è un’azienda leader nel campo della salute e del benessere, il cui obiettivo è migliorare la vita delle persone e facilitare l’intero iter della cura dal sostegno di uno stile di vita sano alla prevenzione, dalla diagnosi precoce al trattamento fino alle cure domiciliari. Philips si avvale di una tecnologia avanzata e di una profonda conoscenza degli aspetti clinici e delle esigenze del consumatore per fornire soluzioni integrate. L’azienda, con headquarter in Olanda, è leader nell’ambito della diagnostica per immagine, dell’interventistica, del monitoraggio del paziente e dell’informatica applicata alla sanità, delle soluzioni per il benessere delle persone e della cura a domicilio. Philips, con vendite generate dal business HealthTech pari a 17.4 miliardi di euro nel 2016, ha circa 71.000 dipendenti in oltre 100 nazioni. Tutte le notizie relative a Philips sono disponibili su www.philips.it/newscenter
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