San Francisco, USA – In occasione del summit Clean Energy Ministerial (CEM7) di San Francisco dei giorni scorsi, Philips Lighting (Euronext Amsterdam: LIGHT), leader mondiale nel settore dell'illuminazione, ha annunciato di fronte ai Ministri dell’Ambiente presenti, il proprio impegno a vendere più di due miliardi1 di lampade LED a risparmio energetico entro il 2020. L’azienda ha stimato che, con il raggiungimento di questo obiettivo, si risparmierebbe l’equivalente dell’energia generata da 60 centrali a carbone di medie dimensioni con emissioni equivalenti a quelle di 24 milioni di automobili. Philips ha confermato inoltre l’impegno a ridurre la propria impronta di carbonio entro il 2020, sino ad azzerarla, e prevede di utilizzare energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili per le proprie attività negli USA entro la fine di quest’anno. Il Clean Energy Ministerial (CEM) è un forum di discussione intra ministeriale volto ad accelerare la transizione globale verso l’energia pulita. In occasione dell’appuntamento di San Francisco, Bill Bien, Head of Strategy di Philips Lighting ha commentato: “Abbiamo intenzione di trasformare gli accordi stipulati alla conferenza di Parigi COP21 in azioni concrete. L’efficienza energetica è il risultato più semplice da ottenere nella lotta contro il cambiamento climatico. Rispettare questa promessa è vantaggioso sia per l’ambiente che per l’economia globale, in quanto può portare ad un risparmio di circa 12 miliardi di euro ogni anno da qui sino al 2020, risparmio che potrà essere investito in altri progetti. Il tempo scorre per tutta l’umanità – bisogna agire adesso prima che sia troppo tardi.” La promessa di Philips Lighting sostiene la Global Lighting Challenge, campagna globale che punta a distribuire a livello globale 10 miliardi di lampade di alta qualità, ad alta efficienza energetica e al tempo stesso a buon mercato (come quelle LED), per combattere il cambiamento climatico. La campagna è stata lanciata lo scorso dicembre dal CEM alla Conferenza di Parigi sui Cambiamenti Climatici COP21. Un impegno verso l’obiettivo “zero emissioni” In occasione del CEM7 Philips Lighting ha invitato altre società a seguire il suo esempio e accettare la sfida di diventare una società “carbon neutral”. Alla COP21, Royal Philips si è impegnata a ridurre a zero la propria impronta di carbonio e ad approvvigionarsi solo da fonti rinnovabili entro il 2020. Philips Lighting conferma oggi queste promesse e si offre di condividere le proprie esperienze e conoscenze con altre organizzazioni per superare questa sfida. Preferire l’utilizzo di energie rinnovabili e diminuire le emissioni di CO2 nelle operations e nella logistica sono due elementi chiave per puntare ad una strategia “zero emissioni”. Philips Lighting ha registrato in questa direzione un miglioramento negli USA dove, entro la fine di quest’anno, prevede di utilizzare il 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili grazie all’accordo di acquisto di energia elettrica dall’Hidalgo Wind Farm a McCook in Texas. “È gratificante produrre lampade LED e sistemi di illuminazione connessa che riducono il consumo energetico fino all’80% rispetto all’illuminazione convenzionale. Ma dobbiamo essere responsabili anche della nostra impronta ecologica – è per questo che ci siamo impegnati a ridurre a zero le nostre emissioni di CO2 entro la fine di questo decennio. Al fine di riuscirci abbiamo dovuto fare un riesame interno: operations, processi e filiera. Sono felice di affermare che siamo sulla strada giusta e l’anno scorso abbiamo aumentato al 60%2 il nostro utilizzo di energie rinnovabili a livello globale.” ha affermato Bien.
Paolo Recrosio Vice President e General Manager Italia, Grecia e Israele Philips Lighting Tel: +39 039 203 6634
Philips Lighting ((Euronext Amsterdam: LIGHT) è leader mondiale nei prodotti, sistemi e servizi di illuminazione. Grazie alla capacità di capire quanto l’illuminazione incida positivamente sulle persone, unita al profondo know-how tecnologico, è in grado di fornire soluzioni innovative nel campo dell’illuminazione digitale che danno vita a nuovi valori di business, offrono una user experience di alto livello e aiutano a migliorare la vita delle persone. Philips Lighting è la prima azienda nel campo dell’illuminazione LED a risparmio energetico con soluzioni per i mercati consumer e professional, nonché nell’ambito dei sistemi e servizi di illuminazione connessa, sfruttando l’Internet of Things per portare la luce oltre l’illuminazione e trasformare le case, gli edifici e gli spazi urbani. Philips Lighting, con vendite pari a 7,4 miliardi di euro nel 2015, ha circa 33.000 dipendenti nel mondo.Tutte le notizie relative a Philips Lighting sono disponibili su http://www.newscenter.philips.com/it_it.
Il Clean Energy Ministerial (CEM) è il forum internazionale dei paesi maggiormente orientati ad accelerare la transizione globale verso un’energia pulita. E’ stato istituito nel 2010. Gli Stati Uniti hanno ospitato il primo incontro ministeriale a Washington DC, e sono seguiti appuntamenti negli Emirati Arabi Uniti, nel Regno Unito, in India, in Corea e in Messico. Nello scorso maggio 2015, il Presidente Barack Obama ha annunciato che la California avrebbe ospitato il settimo Clean Energy Ministerial. Il Clean Energy Ministerial segue la Conferenza sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite COP21, che si è tenuta lo scorso dicembre a Parigi. I Ministri dell’Ambiente partecipanti provengono da Australia, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Commissione Europea, Finlandia, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea, Messico, Norvegia, Russia, Arabia Saudita, Sud Africa, Spagna, Svezia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, e Stati Uniti. http://www.cem7.org/
Questa comunicazione contiene valutazioni e ipotesi su fatti futuri ("forward-looking information") che riflettono la migliore stima in base a quanto attualmente noto da Philips Lighting NV (Philips Lighting o la società). Tali valutazioni e ipotesi, tuttavia, dipendono anche da numerosi fattori esterni, fuori dal controllo della società, e da avvenimenti incerti, che sono soggetti a numerosi rischi. I risultati futuri potrebbero differire anche sensibilmente da quanto espresso o deducibile da questa comunicazione. La Società non ha alcun obbligo di aggiornare, e non lo farà necessariamente, alcun “forward-looking information” alla luce di nuove informazioni o eventi futuri, ad eccezione dei casi previsti dalla legge.