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apr 17, 2020

Di più non significa necessariamente meglio. Come le strategie di Enterprise Imaging contribuiscono a far avanzare la trasformazione digitale dell'assistenza sanitaria

Tempo di lettura stimato: 5-7 minuti

L'assistenza sanitaria sta adottando una mentalità basata sul lavoro in team e si sta progressivamente allontanando dall'assistenza basata su compartimenti stagni. 

 

Tuttavia, maturare oltre un sistema di cure diverse ed eterogenee non sarà possibile senza che i nostri sistemi tecnologici seguano l'esempio. 

 

La necessità di trasferire facilmente, e in modo discreto, informazioni critiche sui pazienti ha reso un'abitudine l'uso di un singolo sistema di fascicoli sanitari elettronici (EHR) che funga da elemento chiave delle operazioni ospedaliere e sia presente in ciascun reparto. Così come gli ospedali hanno creato queste infrastrutture connesse per le cartelle cliniche dei pazienti, vedremo accadere lo stesso per la gestione dei dati di imaging e diagnostici negli ecosistemi delle strutture sanitarie.

 

Tutte le figure coinvolte, dal management ai singoli radiologi o patologi, riconoscono sempre più la necessità di un hub centrale di tutti i componenti diagnostici e di imaging che possa comunicare facilmente con il sistema EHR per migliorare l'efficienza e la produttività. Perseguendo una solida strategia di Enterprise Imaging, le organizzazioni sanitarie possono garantire operazioni adeguate alle esigenze future, migliorare la propria capacità di creare un quadro olistico del paziente e semplificare l'erogazione dell'assistenza. 

Perseguendo una solida strategia di Enterprise Imaging, le organizzazioni sanitarie possono garantire operazioni adeguate alle esigenze future, migliorare la propria capacità di creare un quadro olistico del paziente e semplificare l'erogazione dell'assistenza.

Elad Benjamin

Business Category Leader Radiology Informatics

Panorama eterogeneo attuale

Oggi più che mai, la diagnostica svolge un ruolo centrale nell'iter sanitario dei pazienti. Spesso, l'imaging e/o i laboratori rappresentano la prima tappa dell'erogazione dell'assistenza, e quasi tutte le equipe specialistiche vi si affidano in qualche modo. Sono inoltre crescenti le aspettative da parte di pazienti, medici di altri reparti, amministratori e dirigenti di lavorare in modo più efficiente e senza soluzione di continuità. L'ambiente basato sugli esiti in cui attualmente operano le organizzazioni sanitarie nell'era dell'assistenza sanitaria basata sul valore significa che servizi e risultati dovranno essere forniti in modo più rapido e conveniente, per un maggior numero di pazienti e con maggiore accuratezza. 

 

Sebbene questo sia accompagnato da buone intenzioni e progettato con l'obiettivo di migliorare gli esiti dei pazienti, è reso sempre più difficile dal nostro panorama ancora molto eterogeneo. In molti ospedali, il sistema di imaging di ciascun reparto (oncologia, cardiologia o neurologia) funziona su isole separate. Inutile dire che il percorso di un paziente può spesso portarlo a passare attraverso più di una di queste isole e i suoi dati devono quindi viaggiare con lui in modo trasparente, per fornire a ciascun reparto una comprensione completa della situazione del paziente e delle sue necessità. Al contrario, il risultato oggi è spesso costituito da dati diagnostici duplicati o incompleti, il che danneggia la produttività, comporta uno spreco di risorse e influisce sulla tempestività dell'assistenza ai pazienti la cui vita potrebbe dipendere da questi dati. 

 

Al di là dell'impatto che una mancanza di sincronizzazione dei dati può avere sull'assistenza al paziente, dobbiamo anche considerare cosa significa per l'esperienza del personale. Il tempo dedicato all'esame minuzioso dei dati per svolgere attività di refertazione amministrativa significa meno tempo significativo da dedicare ai pazienti e un rischio più elevato di stress. Il 45% dei radiologi riferisce di sentirsi stressato e la maggior parte attribuisce lo stress all'esagerata quantità di attività burocratiche. Quando la mancanza di integrazione dei dati incide sia sull'assistenza al paziente che sulla felicità del nostro personale, è giunto il momento di trovare una soluzione per migliorare la visualizzazione e semplificare i processi.

Il valore dell'integrazione

La ricerca di una strategia di Enterprise Imaging è guidata dai crescenti volumi di dati di imaging, nonché dal desiderio di rendere più semplice ed efficace la trasmissione, l'archiviazione, la visualizzazione e l'analisi dei diversi tipi di dati. I responsabili dell'organizzazione guardano ai vantaggi per il flusso di lavoro derivanti dalla presenza di un unico sistema di fascicoli sanitari elettronici e stanno lavorando per unire in modo analogo i dati diagnostici attraverso un'unica piattaforma centralizzata per attivare la connettività e l'integrazione necessarie per un'assistenza di qualità al paziente. Questa spinta al consolidamento deriva in modo sostanziale dai CIO, che spesso devono gestire decine di fornitori diversi. Riconoscono gli archivi di dati isolati tra i vari sistemi e sanno individuare facilmente le opportunità in termini di efficienza dei costi e produttività offerte dall'aggregazione dei dati.

 

Dal punto di vista del medico, una soluzione di Enterprise Imaging può trasformare il modo di lavorare. Grazie all'accesso a un'unica soluzione integrata, i medici possono accedere a una visualizzazione unificata delle condizioni del paziente su un'unica schermata, anche se un paziente presenta più scansioni diverse o dati multidimensionali. L'eliminazione degli archivi di dati isolati e la democratizzazione dell'innovativa visualizzazione dell'imaging contribuiscono a migliorare la collaborazione clinica tra i reparti e l'analisi avanzata può contribuire a tradurre queste informazioni in dati direttamente utilizzabili. Riducendo il lavoro non clinico, ad esempio i problemi di duplicazione dei dati o il tempo impiegato per il monitoraggio delle informazioni mancanti, i medici possono tornare al lavoro di assistenza al paziente che li ha fatti scendere in campo in primo luogo. Anche i pazienti possono beneficiare dei vantaggi di una soluzione che offre una visualizzazione completa, in quanto i medici possono avere accesso a una nuova comprensione delle opzioni di diagnosi e trattamento ed essere più sicuri del piano di trattamento scelto. 

 

Guardando al futuro, se riusciamo a integrare completamente una soluzione aziendale di diagnostica che colleghi tutti i domini diagnostici e sia in grado di comunicare con un sistema integrato con tutti gli altri, le discussioni sull'interoperabilità saranno un ricordo del passato. Le organizzazioni sanitarie realizzeranno elevati rendimenti operativi, con meno spreco di risorse e ritardi, e maggiore vantaggio competitivo. Eliminando le barriere tra i dati, il livello di conoscenza dei team clinici sarà notevolmente superiore rispetto a quello a cui hanno accesso oggi, grazie all'offerta coerente agli operatori sanitari delle informazioni giuste al momento giusto. 

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Elad Benjamin

Elad Benjamin

Business Category Leader Radiology Informatics, Royal Philips

Elad Benjamin is a 22-year veteran of the healthcare industry, with deep experience in Radiology Informatics and Imaging. Before joining Phillips, Elad was the co-founder and CEO of Zebra Medical Vision, one of the pioneering companies of AI and Deep Learning in radiology. Prior to Zebra Elad was Vice President and GM at Lumenis – a medical device company, where he helped take the company public.

 

Before Lumenis, Elad served as General Manager of the Healthcare Information Solutions group at Carestream, leading the group to some of the largest radiology informatics successes and implementations globally. Elad holds an MBA from the Stanford Graduate School of Business and a BsC in Science from Tel Aviv University.

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