Indietro
×

Viaggio nelle barberie storiche d'Italia, parte 2

Continua il nostro viaggio tra le barberie storiche d'Italia. Se abbiamo iniziato il racconto dal nord oggi vorrei spostarmi di un migliaio di chilometri più a sud, a Napoli.

Boellis. Napoli, via Vetreria a Chiaia 9.

Immaginatevi un appartamento signorile al secondo piano di un palazzo nobiliare dove i passi di uomini estremamente eleganti si riflettono su pavimenti di lucidissimo marmo bianco. Ecco, vi trovate da Boellis, sacrario del farsi la barba alla napoletana.

La barberia, fondata nel 1924 dal pugliese Don Antonio Boellis, ha segnato una profonda rottura nel modo di farsi la barba alla napoletana, una città dove fino a quel tempo non si parlava ancora di barbiere ma bensì di "barbitonsore", poco più che un ambulante.

La barberia ha da subito riscosso un grande successo e, nei quasi 90 di storia, non si contano gli intellettuali, artisti e politici che si sono fermati al numero 9 di via Chiaia.

Attualmente a impugnare le forbici sono Antonio e Michele, nipoti del capostipite, ideatori anche dell'eccezionale linea di profumi e prodotti cosmetici per uomo "Panama", vera chicca per intenditori.

La Barberia. Napoli, via Crispi 13.

La Barberia di via Crispi 13 è il vero tempio di Gianni Cirillo, barbiere dall'età di dieci anni. Quella di Gianni Cirillo è la vita di un uomo cresciuto tra forbici e spazzole, da semplice ragazzo di barbiere a titolare del negozio di via Crispi dal 1976.

Negli anni Gianni Cirillo è riuscito a costruirsi l'immagine del barbiere/filosofo, istituendo un vero e proprio luogo di cultura nel cuore di Napoli dove è possibile ritrovare se stessi e gli altri.

"Io mi sento come un filosofo, anche se mi rendo conto che nel mondo d'oggi essere filosofi è considerato da tutti una malattia se non una pazzia: io difendo questa qualità del mio carattere e la considero così importante da augurarla a tutti, quei tutti che ho la possibilità di conoscere ogni giorno grazie al mio lavoro." Gianni Cirillo